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Uniti per crescere insieme |
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Preghiamo insieme |
Per gentile concessione del Dr. Mari Rizzi
Raccolta di devozioni antiche e moderne. Le preghiere che compaiono in questa raccolta sono state tratte da libri che hanno ricevuto il nulla osta ecclesiastico.
Edizione ridotta
del volume stampato dalle Grafiche Cola srl
Via Rosmini 12/b - 23900 Lecco (LC)
Tel. 0341/368072 r.a. - fax 0341/363581
Questo libro è dedicato a tutti coloro che operano nella vigna del Signore.
Voi conoscete il valore della preghiera: è un bene senza prezzo. Non lo trascurate mai.
Sir Tomas Buxton
La preghiera non ha bisogno della lingua ma del cuore. Senza il cuore la preghiera non ha alcun valore.
M. K. Gandhi
Da alcuni anni la Chiesa ha cambiato il modo di pregare ed alcune devozioni, care a coloro che le hanno imparate ed usate per tanti anni, sui moderni libri di preghiera non si trovano più.
Io penso che queste preghiere, utilizzate per tanti anni, siano meritevoli di comparire ancor oggi nei momenti in cui il devoto si ritira dal frastuono del mondo per consacrare qualche momento della sua vita a Dio.
Ho perciò pensato di creare questo volumetto in cui compaiono le preghiere usate attualmente insieme a quelle che si usavano qualche decennio fa, ovvero quelle in latino, i Tridui e le Novene.
Queste preghiere, utilizzate per tante generazioni, pur provenendo dalla tradizione semplice del popolo, sono ancora vive e portano con loro la carica di una fede viva che può certamente aiutare ad aprire il cuore al Signore.
Messaggio al lettore
Ti prego di unire le tue preghiere alle mie affinché questo manuale possa portare conforto e consolazione.
Ho deciso di chiamarlo "Insieme", appunto perché la tua preghiera, unita alla mia e quella di tante altre persone, possa raggiungere il Signore e portare ad ognuno di noi le sue benedizioni.
Possa la Luce del Signore illuminare il nostro cammino, il suo Amore guidare i nostri pensieri e la sua saggezza dirigere le nostre azioni. Amen.
Mario Rizzi
UN PENSIERO DI MADRE TERESA
Le nostre preghiere sono in prevalenza preghiere vocali; dovrebbero essere ardenti di parole provenienti dalla fornace di un cuore pieno d’amore. In queste preghiere parliamo a Dio con grande rispetto e fiducia. Pregate a mani giunte, occhi bassi e in alto i cuori, e le vostre preghiere diverranno come un sacrificio puro e santo offerto a Dio.
Non tirate per le lunghe o non correte troppo; non elevate la voce o bisbigliate, ma siate devoti; con grande dolcezza, con naturale semplicità, senza alcuna affettazione, offrite la vostra lode a Dio con tutto quanto il cuore e l’anima.
Dobbiamo capire il significato delle preghiere che recitiamo e sentire la dolcezza di ciascuna parola, perché queste preghiere siano di grande vantaggio; dobbiamo meditare a volte su di esse, e spesso, durante il giorno, trovare in esse il nostro riposo.
Il RISVEGLIO
Vi è in ciascuna delle nostre giornate un istante, un primo istante del giorno, in cui si rinasce alla vita: è quello del nostro risveglio. In quel momento, scrive il P. de Ravignail, Dio ci rende a noi stessi, ai nostri doveri, spesso alle nostre pene, ma anche a Lui ed alla nostra vocazione in questo mondo.
Il momento del risveglio è assai importante e troppo spesso lo impieghiamo male, lasciando così prendere alla propria anima una falsa direzione. Mille pensieri si presentano, mille futilità. Alle volte sono ricordi del giorno prima, talvolta opprimenti; altre sono preoccupazioni per la giornata che inizia, cose esteriori e materiali a cui potremo pensare più tardi.
Che cosa dobbiamo dunque fare nel momento del risveglio? Dobbiamo prendere l’abitudine di raccoglierci un momento, in silenzio, per offrire noi stessi a Dio, consacrargli i nostri pensieri ed il nostro cuore che Gli appartengono. Questi pensieri è Lui che ce li dona; questo cuore è Lui che lo fa battere; quest’ora, questo giorno, è Lui che ce li accorda. Perciò, appena svegliato, rivolgi la tua mente e il tuo cuore a Dio e fatti il segno della Croce dicendo " ln nome del Padre e del Figliolo e dello Spirito Santo. Così sia ".
E poi parla al Signore, e digli dal profondo del tuo cuore: " Mio Dio, prendimi! Io mi offro per compiere la tua volontà! Ti offro le mia mani, la mia mente ed il mio cuore, usali come uno strumento della tua pace! ".
" Signore, accettami come sono, con i miei difetti, con le mie mancanze, ma fammi diventare come Tu mi desideri "
Giovanni Paolo I
Fai il segno di Croce: " Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. ".
Gloria al Padre
Sia gloria al Padre e al Figlio ed allo Spirito Santo, come era nel principio, e ora, e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Ti adoro
Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore; ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro tutte le azioni della mia giornata, fa’ che siano in accordo con la tua santa volontà e per la tua maggior gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.
Padre nostro
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non c’indurre in tentazione, ma liberaci dal male, poiché a Te appartengono il Regno, la Potenza e la Gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Ave, o Maria
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te, Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Offerta della giornata a Maria
O Maria, Madre del Verbo incarnato e Madre mia dolcissima, sono qui ai tuoi piedi mentre sorge un nuovo giorno, un altro grande dono del Signore. Depongo nelle tue mani e nel tuo Cuore tutto il mio essere. Io sarò tua nella volontà, nel pensiero, nel cuore, nel corpo. Tu forma in me con materna bontà in questo giorno, una vita nuova, la vita del tuo Gesù.
Previeni e accompagna, o Regina del Cielo, anche le mie piccole azioni, con la tua ispirazione materna, affinché ogni cosa sia pura e accetta al momento del Sacrificio santo e immacolato.
Rendimi santa, o Madre buona; santa come Gesù vuole, come il tuo Cuore mi chiede e ardentemente desidera. Amen.
Offerta al Cuore di Gesù
Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del cuore immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno, in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre. Amen.
Per ottenere la pazienza
Ecco un altro giorno, o Signore. Io non conosco ancora cosa mi porterà, ma rendimi pronto, Signore, per qualsiasi cosa essa sia. Se dovrò affrontare difficoltà, aiutami a farlo con coraggio. Se dovrò stare seduto, aiutami a sedere tranquillamente. Se dovrò starmene sdraiato, fa’ in modo che lo faccia pazientemente.
Se non avrò nulla da fare, concedimi di pensare a Te e di sentirti vicino. Fa’ in modo che queste parole diventino una vissuta realtà e donami lo Spirito di Gesù. Amen.
Angelo di Dio
Angelo di Dio, che sei il mio custode. illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
Per concludere...
O Signore, concedimi in questo nuovo giorno, di accettare serenamente le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso, e la saggezza per poter distinguere le une dalle altre. Amen.
Fai il segno di Croce: " Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen ".
L’Angelo del
Signore portò l’annuncio a Maria, che avrebbe concepito per opera dello
Spirito Santo. Ave, o Maria...
Eccomi, sono la serva del Signore. Avvenga di me secondo la tua parola. Ave,
o Maria...
Ed il Verbo si fece carne, e venne ad abitare tra noi. Ave, o Maria...
Prega per noi, santa madre di Dio. E saremo fatti degni delle promesse di Cristo.
Durante il tempo pasquale si dice:
Regina del Cielo, rallegrati, alleluia; perché tuo Figlio è risorto,
alleluia.
E’ risorto come aveva predetto, alleluia; prega per noi il Signore, alleluia.
Godi e rallegrati. Vergine Maria, alleluia; Perché il Signore è
veramente risorto, alleluia.
Donami, o Signore...
Donami, o Signore,
una buona digestione ed anche qualcosa da digerire. Donami la salute del corpo,
col buon umore necessario per mantenerla.
Donami, o Signore, un’anima santa, che faccia tesoro di quello che è
buono e puro, affinché non si spaventi del peccato, ma trovi alla sua
presenza la via per mettere di nuovo le cose a posto.
Donami un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri e i lamenti,
e non permettere che io mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo invadente
che si chiama: "Io".
Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po’ di gioia e possa farne parte anche ad altri. Così sia.
San Tommaso Moro
Fai il segno di Croce: " Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen ".
Gloria al Padre
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, e ora, e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non c’indurre in tentazione, ma liberaci dal male, poiché a Te appartengono il Regno, la Potenza e la Gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Ave, o Maria
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te, Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Preghiera della sera
Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore; ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno.
Perdonami il male che oggi ho compiuto, e se qualche bene ho compiuto, accettalo. Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua Grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.
L’eterno riposo
L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua: riposino in pace. Amen.
Angelo di Dio
Angelo di Dio, che sei il mio custode. illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
CONCLUSIONE DELLA GIORNATA
O Signore, salvami dal male mentre sono sveglio e proteggimi mentre sono addormentato. Così da sveglio potrò camminare al tuo fianco e da addormentato riposare nella tua pace. Amen.
oppure:
Visita questa casa, o Signore, illuminala con la tua luce e liberala da ogni sorgente di male. Manda i tuoi santi Angeli ad abitare con noi così potremo riposare nella tua pace. Sia la tua benedizione sempre su di noi, attraverso Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera per un buon sonno
O Padre Celeste, concedimi un sonno che dia pace alla mia anima e ristoro al mio corpo.
Donami questa grazia, Ti prego. Mantienimi in quella pace perfetta che Tu hai promesso a coloro che tengono lo sguardo fisso su di Te. Donami il senso della Tua presenza, affinché nelle ore del silenzio io possa godere della rassicurante presenza del tuo amore; te lo chiedo attraverso Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore, e così sia.
PRIMA DI ADDORMENTARSI
Nel nome di Gesù che mi ha redento, in pace mi riposo e mi addormento.
L’ESAME DI COSCIENZA
Questo esame di coscienza, si basa sui 10 comandamenti che Dio ci ha dato e che tutti dovremmo seguire nel corso di ogni giornata della nostra vita.
lo sono il Signore Dio tuo:
1. Non avrai altro Dio fuori che me. Ho pregato con fede mattino e sera? Ho dedicato un po’ del mio tempo a Dio mio Padre e Creatore? Ho letto un po’ di Vangelo?
2. Non nominare il nome di Dio invano. Ho offeso con la bestemmia il Nome Santo di Dio? L’ho nominato senza rispetto?
3. Ricordati dl santificare le feste. Sono andato a Messa alla domenica ed alle altre feste comandate? Ho cercato il perdono di Dio nella Confessione? Ho fatto dei sinceri propositi per una nuova vita? Mi sono accostato alla S. Comunione in grazia di Dio?
4. Onora il padre e la madre. Ho trattato con rispetto i miei famigliari, specie gli anziani, i malati, i bimbi? Ho obbedito ai miei genitori e agli insegnanti?
5. Non uccidere. Credo davvero che la mia vita e quella di ogni creatura appartiene solo a Dio Creatore e Padre? Ho rispettato la vita donata da Dio? Ho "ucciso" la reputazione di qualcuno con i miei pensieri o la mia parola?
6. Non commettere atti impuri. Ho custodito puri i miei pensieri, parole ed azioni? La mia anima è in Grazia di Dio? Ho assistito a spettacoli scandalosi ed indecenti? Ho evitato che i miei figli vedessero spettacoli non adatti?
7. Non rubare. Ho avuto rispetto della roba altri? E del loro tempo?
8. Non dire falsa testimonianza. Ho detto delle bugie? Ho mantenuto la parola data? Ho avuto il coraggio di dimostrarmi cristiano?
9. Non desiderare la donna d’altri. Ho permesso che nel mio cuore sorgessero dei desideri illeciti nei confronti di qualche persona? Ho scacciato i pensieri cattivi?
10. Non desiderare la roba d’altri. Ho coltivato desideri di possesso per cose non mie? Ho permesso che la gelosia o l’invidia albergassero nel mio cuore? Ho saputo gioire del bene e del successo degli altri?
Atto di dolore
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.
" O Gesù d’amore acceso, non vi avessi mai offeso, o mio caro e buon Gesù, con l’aiuto della vostra santa Grazia, non vi voglio offendere mai più! ".
CONSACRAZIONI PERSONALI
Consacrazione al Cuore di Maria
O Cuore Immacolato di Maria, colmo di bontà, mostra il tuo amore verso di noi. La fiamma del tuo Cuore, o Maria, scenda su tutti gli uomini. Noi Ti amiamo infinitamente. Imprimi nei nostri cuori il vero amore così che abbiamo un desiderio continuo verso di Te.
O Maria di soave e umile cuore, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Tu sai che tutti gli uomini peccano. Donaci, per mezzo del tuo Immacolato e Materno Cuore di essere guariti da ogni malattia spirituale.
Fa’ che sempre possiamo guardare la bontà del tuo Cuore Materno e che ci convertiamo per mezzo della fiamma del tuo Cuore. Amen.
Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù
O Gesù, noi sappiamo che Tu sei stato soave e che hai offerto il tuo Cuore per noi. Esso e incoronato dalle spine e dai nostri peccati. Noi sappiamo che Tu preghi anche oggi affinché noi non ci perdiamo.
Gesù, ricordati di noi quando cadremo nel peccato. Per mezzo del tuo Cuore santissimo fa’ che tutti noi uomini ci amiamo.
Sparisca l’odio tra gli uomini. Mostraci il tuo amore. Noi tutti Ti amiamo e desideriamo che Tu ci protegga col tuo Cuore di pastore da ogni peccato.
Entra in ogni cuore, Gesù! Bussa, bussa alla porta del nostro cuore. Sii paziente e perseverante. Noi siamo ancora chiusi, perché non abbiamo capito la tua Volontà.
Bussa continuamente. Fa' , o buon Gesù, che Ti apriamo i nostri cuori almeno nel momento in cui ci ricorderemo della tua Passione sofferta per noi. Amen.
Consacrazione allo Spirito Santo
O Spirito Santo, Spirito divino di luce e d’amore, vi consacro il mio intelletto, il mio cuore e la volontà mia, tutto il mio essere nel tempo e nell’eternità. Sia il mio intelletto sempre docile alle celesti ispirazioni ed alle dottrine della santa Chiesa cattolica, di cui voi siete l’infallibile guida: sia il mio cuore sempre infiammato dell’amore verso Dio e verso il prossimo: sia la mia volontà sempre conforme alla volontà divina, e tutta la mia vita sia una fedele imitazione della vita e delle virtù del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, al quale col Padre e con Voi siano onore e gloria per sempre. Così sia.
DEVOZIONI VARIE
Salve, o Regina
Salve, o Regina, madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve, A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva: a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi e mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Atto di fede
Mio Dio, perché sei verità infallibile credo fermamente tutto quello che tu hai rivelato e la santa Chiesa ci propone a credere. Ed espressamente credo in te, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. E credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnato e morto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa fede voglio sempre vivere, Signore accresci la mia fede.
Atto di speranza
Mio Dio, spero dalla tua bontà, per le tue promesse e per i meriti di Gesù Cristo nostro Salvatore. La vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io possa goderti in eterno.
Atto di carità
Mio Dio, ti amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché sei bene infinito e nostra eterna felicità; e per amor tuo amo il prossimo come me stesso, e perdono le offese ricevute. Signore, che io ti ami sempre più.
Vieni santo
Spirito
Vieni, o santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni padre dei poveri,
vieni datore dei doni,
vieni luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo;
nel pianto conforto.
O luce beatissima,
invadi nell’intimo,
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza
nulla è puro nell’uomo,
nulla è senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
Amen, Alleluia!
Credo
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocefisso, morì e fu sepolto; discese all’inferno; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la resurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Dio sia benedetto
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo Santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel SS. Sacramento
dell’altare.
Benedetta la Gran Madre di Dio
Maria Santissima.
Benedetta la sua Santa ed Immacolata
Concezione.
Benedetta la sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il nome di Maria Vergine
e Madre.
Benedetto San Giuseppe suo castis-
simo Sposo.
Benedetto Iddio nei suoi Angeli e nei
suoi Santi.
Per la Chiesa
Purifica, Signore, la tua Chiesa; lavala nel Sangue immacolato del tuo Figlio, perché risplenda della luce delle sue membra, della sapienza delle sue guide e dello zelo apostolico dei suoi laici.
DEVOZIONI IN LATINO
Gloria Patri
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio et nunc et semper, et in saecula saeculorum. Amen.
Pater noster
Pater noster
qui es in coelis,
sanctificetur Nomen Tuum,
adveniat Regnum Tuum,
fiat voluntas Tua sicut in coelo et in terra.
Panem nostrum quotidianum da nobis hodie,
et dimitte nobis debita nostra sicut et nos dimittimus debitoribus nostris,
et ne nos inducas in tentationem,
sed libera nos a malo. Amen.
Ave Maria
Ave Maria, gratia
plena, Dominus tecum. Benedicta tu in mulieribus, et benedictus fructus ventris
tui, Jesus.
Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis
nostrae. Amen.
Salve, Regina
Salve, Regina,
Mater Misericordiae, vita, dulcedo, et spes nostra, salve. Ad Te clamamus exules,
filii Evae. Ad Te suspiramus, gementes, et flentes in hac lacrymarum valle.
Eja ergo Advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. Et
Tesum benedictum fructum ventris tui, nobis post hoc exilium ostende. O clemens,
o pia, o dulcis Virgo Maria.
Requiem aeternam
Requiem aeternam dona eis, Domine; et lux perpetua luceat eis. Requiescant in pace. Amen
PER I MOMENTI DIFFICILI
Quando ci sentiamo atterriti nell’imminenza del pericolo dobbiamo chiedere agli altri di aiutarci con le loro preghiere, ponendo al tempo stesso la nostra fiducia solo in Dio.
San Tommaso Moro
Messaggio di tenerezza
Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che camminavo sulla sabbia accompagnato dal Signore, e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro ed ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettati nel film, apparivano orme sulla sabbia: una mia ed una del Signore.
Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono. Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c’era una sola orma...
Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggior paura e di maggior dolore...
Ho domandato allora: " Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te. Ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori della mia vita? ".
Ed il Signore rispose: " Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato con te tutta la vita, e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo, e non ti ho lasciato... I giorni in cui hai visto solo un’orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio ".
Per qualunque necessità
O Dio, onnipotente e misericordioso, ristoro nella fatica, sostegno nella debolezza e conforto nel pianto. Ascolta la preghiera che coscienti delle nostre colpe rivolgiamo a Te: salvaci dalla angustie presenti e donaci un sicuro rifugio nella tua misericordia. Amen.
Nelle prove
Sangue di Cristo, segna le nostre anime, i nostri corpi, le nostre famiglie, la nostra casa, i nostri beni e, quale che sia l’angelo sterminatore che Dio invia per castigare i crimini che hanno destato la sua giustizia, digli: passa oltre, qui ci sono i figli di Dio...
Jacques Monsavrè, XIX sec.
NEI CASI DISPERATI
Preghiera a Santa Rita da Cascia
O sposa diletta di Gesù, S. Rita da Cascia, eccomi di nuovo ai tuoi piedi invitato dalla tua bontà verso le anime travagliate dal dolore. Tu vedi il mio povero cuore annientato dalle amarezze della vita. La speranza non sorride più, il dubbio atroce invade il mio animo, viene meno la fiducia e il baratro spaventoso della disperazione si apre sotto i miei piedi.
Dimmi o cara Santa, cosa dovrò fare in un frangente così grande?
A chi devo rivolgermi in un momento così tragico della vita? Oh, se è vero che tu sei la Santa dei casi disperati, aiutami; vieni in mio soccorso altrimenti mi sento perduto! Anch’io mi rivolgo a te che ti sei sempre mostrata misericordiosa verso i sofferenti, e tu non avrai pietà di me?
Oh, S. Rita, sei tanto buona! E proprio per questo che mi raccomando a te con tutto il cuore, affinché da Gesù tu mi ottenga la grazia che con viva fede imploro...
- Pater, Ave, Gloria
Salmo 23
Il Signore è
il mio pastore:
nulla mi mancherà;
su pascoli erbosi mi fa riposare
mi conduce ad acque tranquille.
Mi rinfranca e mi guida per il giusto
cammino, per amore del suo nome.
Pur se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male,
perché Tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
sono mia protezione
e mia sicurezza.
Davanti a me Tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo,
e il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne
per tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.
Esorcismo di PAPA LEONE XIII
Contro Satana e gli Angeli Ribelli
L’esistenza del demonio è certa. Egli ed i suoi diavoli operano per allontanare l’uomo da Dio. Essi cercano in tutti i modi di sedurre gli esseri umani per portarli all’odio, all’egoismo, alla meschinità, all’infelicità ed alla morte spirituale.
" Molto spesso, dice S. Agostino, il diavolo vorrebbe recar danno, ma non può perché la sua potenza soggiace ad un’altra Potenza. Se infatti il diavolo potesse recare tanto danno e fare tanto male quanto vorrebbe, non ci sarebbero più dei giusti sulla terra ".
* * *
Questa preghiera, composta dal Papa stesso, per mettere il demonio in fuga, può preservare da grandi mali se stessi, la famiglia e la società. Può essere recitata anche tutti i giorni dai semplici fedeli, uomini, donne e ragazzi. Può ripetersi in Chiesa, nelle case e anche nelle strade, privatamente, o meglio riuniti in due o tre persone.
Questa preghiera è efficacissima per preservare da grandi mali individuali familiari e sociali, in caso di malattie, di intemperie, di carestie, ecc.
Si consiglia di usarla in caso di discordie di famiglia, di partiti, di città, nelle case di bestemmiatori e di peccatori per la loro conversione, per la riuscita degli affari, per la scelta del proprio stato, per la conservazione della Fede nella propria famiglia o parrocchia, per la santificazione di se stesso e dei propri cari.
Satana è un leone furente che gira sempre attorno a noi cercando di divorarci. La preghiera, in forma di esorcismo, ha la potenza di scacciarlo. Ecco perché il Papa compose questa preghiera e volle che si recitasse spesso.
Una volta questa preghiera veniva recitata dal Sacerdote, in ginocchio, alla fine della santa Messa. Si consiglia pertanto di recitarla solo se in grazia di Dio, o in un gruppo di preghiera dopo la recita del santo Rosario.
- Nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Invocazione a S. Michele Arcangelo
Gloriosissimo Principe delle celesti milizie, Arcangelo S. Michele, difendici nella battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Vieni in nostro aiuto, che fummo creati da Dio, a Sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio.
La Chiesa ti venera quale suo Custode e Patrono, e a Te il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Prega, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato Satana sotto dei nostri piedi, affinché non valga né a fare schiavi di sé gli uomini, né a recare danni alla Chiesa.
Presenta all’Altissimo le nostre preghiere, perché discendano su di noi le sue divine misericordie, e Tu possa incatenare il diavolo e ricacciarlo negli abissi donde non possa sedurre le anime. Amen.
ESORCISMO
In nome di Gesù Cristo, nostro Dio e Signore, e con l’intercessione dell’Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, di San Michele Arcangelo, dei santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi, fiduciosi intraprendiamo la battaglia per respingere con insistenza gli attacchi e le insidie del demonio.
PREGHIERA
(si recita in piedi)
Nota: dove c’è il segno + bisogna fare un segno di croce colla mano, senza pronunziare parole.
Sorga il Signore e siano dispersi i suoi nemici +; fuggano dal cospetto di Lui coloro che lo odiano.
Svaniscano come svanisce il fumo +, come si fonde la cera al fuoco: così periscano i peccatori dinanzi alla faccia di Dio.
V. Ecco la croce del Signore, fuggite potenze nemiche.
R. Vinse il Leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide.
V. Discenda su di noi, Signore, la tua misericordia.
R. Come noi abbiamo sperato in te.
Noi ti esorcizziamo, spirito immondo, potenza satanica, invasione del nemico infernale, legione, riunione e setta diabolica, in nome e potere di nostro Signore Gesù + Cristo sii sradicato dalla Chiesa di Dio e dalle anime riscattate col prezioso Sangue del divino Agnello +.
D’ora innanzi non osare più, perfido serpente, ingannare il genere umano, perseguitare la Chiesa di Dio, o scuotere e crivellare come frumento gli eletti di Dio.
Te lo comanda l’altissimo Dio, al quale, nella tua grande superbia, presumi essere simile.
Te lo comanda Dio Padre +; te lo comanda Dio Figlio +; te lo comanda Dio Spirito Santo +.
Te lo comanda il Cristo, Verbo eterno di Dio fatto carne + che per la salvezza delle nostre progenie, perdute dalla tua gelosia, " si è umiliato e fatto obbediente fino alla morte ", ed ha fondato la sua Chiesa sopra la roccia, predicendo che le forze infernali non prevarranno mai contro di essa, poiché Egli sarà sempre con essa fino alla consumazione dei secoli.
Te lo comanda il segno sacro della Croce + e il potere di tutti i misteri di nostra fede cristiana.
Te lo comanda la potente Madre di Dio, la Vergine Maria + che, dal primo istante della sua Immacolata Concezione, per la sua umiltà ha schiacciato la tua testa orgogliosa.
Te lo comanda la fede dei Santi Apostoli Pietro e Paolo + Te lo comanda il sangue dei Martiri, e la potente intercessione di tutti i Santi e le Sante +.
Dunque, dragone maledetto, e ogni legione diabolica, noi vi ordiniamo, nel nome di Dio + vivo, nel nome di Dio + vero e nel nome di Dio + Santo: cessate d’ingannare le umane creature e di versare su di loro il veleno della dannazione eterna: cessate di nuocere alla Chiesa e di mettere lacci alla sua libertà.
Vattene, Satana, inventore e maestro d’inganni, nemico della salvezza dell’uomo. Cedi il posto al Signore Gesù Cristo +, cedi il posto alla Chiesa che il Cristo ha acquistato al prezzo del suo sangue.
Umiliati sotto la potente mano di Dio, trema e fuggi all’invocazione che noi facciamo del santo e terribile Nome di quel Gesù che fa tremare l’inferno, a Cui le Virtù dei cieli, le Potenze e le Dominazioni sono sottomesse, che i Cherubini ed i Serafini lodano incessantemente, dicendo: " Santo, Santo è il Signore il Dio dell’universo ".
V. O Signore, ascolta la nostra preghiera.
R. Ed il nostro grido giunga fino a Te.
O Dio del Cielo, Dio della Terra, Dio degli Angeli, Dio degli Arcangeli Dio dei Patriarchi, Dio dei Profeti, Dio degli Apostoli, Dio dei Martiri, Dio dei Confessori, Dio dei Vergini, Dio che hai il potere di donare la vita dopo la morte, e il riposo dopo la fatica, giacché non vi è altro Dio fuori di Te Creatore eterno di tutte le cose visibili e invisibili, il cui regno non avrà mai fine: umilmente ti supplichiamo di volerci liberare da ogni tirannia, laccio, inganno, infestazione degli spiriti infernali e mantenerci sempre liberi da essi.
Te lo chiediamo nel Nome di Gesù il Cristo, nostro benedetto Salvatore. Amen.
Dalle insidie del diavolo liberaci, o Signore.
Si asperga, potendo, il luogo di acqua benedetta.
* * *
Teramo, 5/6/1952, Imprimatur Sac. D. Taraschi, Del. Ep.lls
N.B. Si propaghi questa preghiera. E’ efficacissima a preservare da grandi mali individuali, familiari e sociali. Bisogna recitarla con fervore e in grazia di Dio.
San Luca, ha scritto uno dei Vangeli e gli Atti degli apostoli, un libro che narra le vicende degli Apostoli dopo la resurrezione di Gesù. In questo volume viene narrato cosa facevano, cosa dicevano, e come adempivano ai loro compiti, inclusi quelli devozionali.
Essi predicavano il Vangelo e guarivano gli ammalati. La forza che li dirigeva era certamente lo Spirito Santo sceso sopra di loro mentre erano "riuniti insieme" in una preghiera comunitaria; lo aveva infatti promesso Gesù dicendo: " Se due o tre si riuniranno in mio nome io sarò in mezzo a loro " (Mt 18,20).
Di certo la preghiera nel Cenacolo si protrasse per diverso tempo, magari per diversi giorni, in quanto la preghiera perseverante non manca di portare frutto. Pertanto, potremmo pensare che proprio gli Apostoli nel cenacolo abbiano iniziato la pratica devozionale chiamata "Novena".
Vi è un vero potere nella Novena, essa consiste nel pregare, al fine di ottenere una grazia, per nove giorni consecutivi. Questa perseveranza nella preghiera fu suggerita anche da San Paolo ai Tessalonicesi (" Pregate continuamente... ") che ben sapeva come una richiesta continua e fiduciosa, sia il mezzo migliore per ottenere quanto desiderato.
Alla SS. Vergine del Rosario
(per chiedere una grazia nei casi più disperati)
Potendo si accendano due candele davanti all’immagine della SS. Vergine del Rosario di Pompei, simbolo della fede che arde nel cuore del credente, la Novena si recita tenendo un rosario in mano.
Prima di cominciare la Novena si consiglia di pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitarla insieme a noi, si inizi perciò in questo modo:
" O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti mentre recitano il Rosario di Maria, assistimi in questo momento, e degnati di recitare insieme a me la Novena alla Regina del Rosario, che ha posto il trono delle sue grazie nella valle di Pompei, affinché, per tua intercessione, io ottenga la grazia desiderata. Così sia ".
- O Dio, vieni presto a salvarmi.
- O Signore, vieni presto in mio aiuto.
- Gloria al Padre...
I. O Vergine immacolata e Regina del Santo Rosario, Tu, in questi tempi di fede morta e di empietà trionfante, hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull’antica terra di Pompei, soggiorno di morti pagani. E da quel luogo, dove erano adorati idoli e demoni, Tu oggi, come Madre della divina grazia, spargi per tutto il mondo i tesori delle celesti misericordie.
Deh! da quel trono dove regni pietosa, rivolgi, o Maria, anche sopra di me gli occhi tuoi benevoli, e abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso. Mostrati anche a me come Maria di Misericordia: " Monstra te esse Matrem "; mentre io con tutto il cuore ti saluto e ti invoco, mia Sovrana e Regina del santissimo Rosario.
- Salve o Regina...
II. Prostrata ai piedi del tuo trono, o grande e gloriosa Signora, l’anima mia ti venera tra i gemiti e gli affanni che l’opprimono oltre misura. In queste angustie e agitazioni in cui mi trovo, io alzo confidente gli occhi a Te, che ti sei degnata di eleggere per tua dimora le campagne di poveri e abbandonati contadini.
Ed in questo luogo, dirimpetto alla città e all’anfiteatro dei gentileschi piaceri, ove regna silenzio e rovina, Tu, come Regina della Vittoria, hai levato la tua voce potente per chiamare da ogni parte dell’Italia e del mondo cattolico i devoti tuoi figli ad erigervi un tempio.
Deh! muoviti alfine a pietà di quest’anima mia che giace avvilita nel fango. Miserere di me, o Signora, miserere di me che sono oltremodo ripiena di miserie e umiliazioni. Tu che sei lo sterminio dei demoni, difendimi da questi nemici che mi assediano; Tu, che sei l’Aiuto dei cristiani, levami da queste tribolazioni in cui verso miseramente. Tu, che sei la Vita nostra, trionfa sulla morte che minaccia l’anima mia nei tanti pericoli a cui si trova esposta; ridonami, ti prego, la pace, la tranquillità, l’amore e la salute.
- Salve o Regina...
III. Ah! il sentire che tanti sono stati da Te beneficiati solo perché sono ricorsi a te con fede, m’infonde novella lena e coraggio d’invocarti a mio soccorso. Tu già promettesti a San Domenico che chi vuol grazie, col tuo Rosario le ottiene; e io, col tuo rosario in mano, ti chiamo, o Madre, all’osservanza delle tue materne promesse. Anzi Tu stessa hai compiuto continui prodigi per spingere i tuoi figli ad edificarti un tempio a Pompei.
Tu dunque vuoi tergere le nostre lacrime, lenire i nostri affanni! Ed io col cuore sulle labbra, con viva fede ti chiamo e t’invoco: Madre mia!... Madre cara!... Madre bella!... Madre dolcissima, aiutami Madre, e Regina del Santo Rosario di Pompei, non più tardare a stendere la tua mano potente per salvarmi; perché un ritardo, come vedi, mi porterebbe alla rovina.
- Salve o Regina...
IV. E, a chi mai potrò io ricorrere se non a Te, che sei il sollievo dei miserabili, il conforto degli abbandonati, la consolazione degli afflitti? Oh!, te lo confesso, l’anima mia è miserabile, gravata da enormi colpe, merita di andare nell’inferno, indegna di ricevere grazie.
Ma non sei Tu la grande Speranza di chi dispera, la grande Mediatrice tra l’uomo e Dio, potente nostra Avvocata presso il trono dell’Altissimo, il Rifugio dei peccatori? Deh! solo che Tu dica una parola a mio favore al tuo Figliolo, ed Egli Ti esaudirà. Chiedegli dunque, o Madre, questa grazia di cui ho tanto bisogno (si domandi la grazia che si vuole), Tu sola puoi ottenerla: Tu che sei l’unica speranza mia, la mia consolazione, la dolcezza di tutta la mia vita. Così spero, così sia.
- Salve o Regina...
V. O Vergine e Regina del Santo Rosario, Tu che sei la Figlia del Padre celeste, la Madre del Figliolo divino, la Sposa dello Spirito Santo; Tu che tutto puoi presso la SS. Trinità, devi impetrarmi questa grazia che mi è proprio necessaria, purché non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna (si esponga la grazia che si desidera).
Te lo domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina Maternità, per le tue gioie, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi. Te la domando per il Cuore del tuo Gesù, per quei nove mesi che Lo portaste nel seno, per gli stenti della sua vita, per l’acerba sua passione, per la sua morte in Croce, per il Nome suo santissimo, per il suo preziosissimo sangue. Te la domando infine per l Cuore tuo dolcissimo, nel Nome tuo glorioso, o Maria, che sei Stella del Mare, Signora Potente, Madre di dolore, Porta del Paradiso e Madre di ogni grazia. In te confido, da Te spero, Tu mi devi salvare. Amen.
- Salve o Regina...
A San Giuseppe
I. Nelle angustie di questa valle di pianto a chi noi miseri ricorreremo se non a voi a cui la vostra amata sposa Maria tutti i suoi tesori consegnò perché a nostro vantaggio voi li serbaste?
Andate al mio sposo Giuseppe, par ci dica Maria, ed egli vi consolerà, e sollevandovi dal male che vi opprime, vi renderà felici e contenti. Pietà dunque, Giuseppe, pietà di noi per quanto amore nutriste verso una sposa così degna ed amabile.
- Pater, Ave e Gloria.
II. Conosciamo certamente di aver irritato la divina giustizia coi nostri peccati e di meritarne i più severi castighi. Quale sarà il nostro rifugio? In qual porto ci potremo noi mettere in salvo? Andate a Giuseppe, par ci dica Gesù, andate a Giuseppe che fu da me tenuto e riverito in luogo di Padre. A lui, come Padre, io ho comunicato ogni potere, perché di esso si serva a vostro bene a suo beneplacito. Pietà, dunque, Giuseppe, pietà di noi per quanto amore avete portato ad un figlio così rispettabile e caro.
- Pater, Ave e Gloria.
III. Purtroppo le colpe da noi commesse, lo confessiamo, provocano sui nostri capi i più pesanti flagelli; in quale arca potremo noi ricoverarci onde salvarci? Quale sarà l’occhio benefico che in tanto affanno ci conforterà? Andate a Giuseppe, par ci dica l’Eterno Padre, a lui che le mie veci in terra sostenne sopra mio Figlio fattosi uomo.
Io gli affidai il Figliolo mia fonte perenne di grazia, ogni grazia però è in mano di lui. Pietà dunque, Giuseppe, pietà di noi per quanto amore al grande Iddio dimostraste così liberale verso di voi.
- Pater, Ave e Gloria.
A Santa Rita
Preghiera
O gloriosa Santa Rita, voi che foste prodigiosamente partecipe della dolorosa passione di nostro Signore Gesù Cristo, ottenetemi di soffrire con rassegnazione le pene di questa vita, e proteggetemi in tutte le mie necessità. Amen.
NOVENA A SANTA RITA
I. Mia dolce e amabile avvocata, Santa Rita, l’amore e la confidenza illimitata che nutro verso di Voi è quella che, in questo giorno, mi conforta e mi spinge a presentarmi dinanzi a Voi al fine di aprirvi il mio povero cuore e versare nella vostra anima tutta l’anima mia, perché ricolma di affanno e di tribolazione!
Si, confesso, cara Santa, sono le mie colpe e le mie infedeltà verso Dio la causa della mia amarezza e delle pene delle quali sono circondato ed oppresso: però, siccome al presente le abominio e le detesto, e sono risolutissimo a non dar più il minimo disgusto al mio Dio; così vi prego e scongiuro, perché non solo mi impetriate la grazia della perseveranza nel santo proposito che ora faccio, ma che altresì mi otteniate con le vostre efficaci preghiere la liberazione dai miei presenti dolori; affinché, poi, la memoria delle divine misericordie, e della vostra bontà verso di me, valga a servirmi da sprone per mantenermi sempre fedele al suo santo divino servizio, ed accrescere nell’anima mia una più tenera devozione verso di Voi!.
Pater, Ave e Gloria.
II. Mia avvocata dolcissima, Santa Rita, io ben l’intendo non merito affatto che Iddio ascolti ed esaudisca la mia domanda, anzi desidero che Voi sola la presentiate al trono delle sue divine misericordie perché per l’addietro mi sono meritato ben più severi castighi di quelli che ora gravano il mio corpo e la mia anima. Però, siccome il Signore si lascia commuovere dalle suppliche dei suoi servi fedeli, quali sono i beati ed i Santi del Paradiso, così oggi faccio a Voi fiducioso ricorso, e prescelgo Voi a mia speciale avvocata presso il trono dell’Altissimo, per affidarvi la causa che tanto mi sta a cuore onde Voi ne assumiate il patrocinio. Si, mia cara Santa Rita, basta che Voi diciate a Gesù una sola parola in favore mio; basta che gli chiediate per me la grazia da me tanto desiderata; e Gesù non ascolterà invano le vostre preghiere!...
Ricordatevi che è cosa propria di un cuore nobile e generoso l’aver compassione dei miserabili e degli afflitti, Voi, dunque, che anche sulla terra possedeste un tal cuore, muovetevi a pietà di me e dei miei bisogni!... Esauditemi!... Consolatemi!... Pater, Ave e Gloria.
III. Mia cara ed amabile protettrice, Santa Rita, lasciate che finalmente rivolga a Voi l’ultimo appello della mia confidenza nel vostro potentissimo patrocinio; sicuro che anche questa volta non vorrete smentire con me la fama che vi siete acquistata nel mondo con i vostri miracoli strepitosi. Tutti vi chiamano la Santa dell’impossibile perché nei casi più disperati e nelle più insormontabili difficoltà della vita, l’ultimo ma sicuro rifugio dei vostri devoti è in Voi, nel vostro tenerissimo cuore!...
Si, allorquando anche l’ultima speranza si dilegua, quando più terribile trabocca il dolore, quando la stessa morte sovrasta inesorabile, basta che Voi rivolgiate a Gesù una sola parola, uno sguardo solo di amore compassionevole, che egli subito vi fa arbitro di qualunque grazia, operatrice di qualunque miracolo!...
Ah!... dunque, non senza ragione io ho riposta in Voi tutta la mia confidenza, la mia illimitata fiducia!... Perciò, o potentissima Santa Rita, pregate oggi per me!... Io vi chiedo un miracolo!... Voi potete ottenerlo!... Voi potete esaudirmi!... deh... fatelo!
Pater, Ave e Gloria.
Per tutti i defunti
O dolcissimo Gesù, per il sudore di Sangue che patiste nell’Orto di Getsemani, abbiate pietà delle sante Anime del Purgatorio, e di quella in particolare, che fu più devota della SS. Trinità. Abbiatene pietà, Gesù, abbiatene pietà.
Pater, Ave e Requiem.
O dolcissimo Gesù, per i tormenti che soffriste nella vostra crudelissima flagellazione, abbiate pietà di quelle benedette Anime, e di quella particolarmente che è stata più devota dell’amabilissimo vostro Cuore. Abbiatene pietà, Gesù, abbiatene pietà.
Pater, Ave e Requiem.
O dolcissimo Gesù, per i dolori che soffriste nella vostra penosissima coronazione di spine, abbiate pietà di quelle benedette Anime, e di quella in particolare che fu più devota dell’immacolato Cuor di Maria. Abbiatene pietà, Gesù, abbiatene Pietà.
Pater, Ave e Requiem.
O dolcissimo Gesù, per gli affanni che soffriste nel portare la Croce al Calvario, abbiate pietà di quelle benedette Anime e di quella particolarmente che è la più vicina ad uscire da quel carcere tremendissimo. Abbiatene pietà, Gesù, abbiatene pietà.
Pater, Ave e Requiem.
O dolcissimo Gesù, per gli spasimi che soffriste nella vostra crudelissima crocifissione, abbiate pietà di quelle benedette Anime e di quella specialmente che voi sapete essere fra tutte più abbandonata di particolare suffragio. Abbiatene pietà, Gesù, abbiatene pietà. Pater, Ave e Requiem.
O dolcissimo Gesù, per le pene che soffriste nella amarissima agonia che aveste sulla croce, abbiate pietà di quelle benedette Anime, e di quella particolarmente, che tra tutte dovrebbe essere l’ultima ad uscire da tante pene. Abbiatene pietà, Gesù, abbiatene pietà.
Pater, Ave e Requiem.
O dolcissimo Gesù, per quel dolore intenso che soffriste, quando spiraste l’Anima vostra benedetta. Abbiate pietà di quelle sante Anime, e di quella per la quale ho le maggiori obbligazioni. Abbiatene pietà, Gesù, abbiatene pietà.
Pater, Ave e Requiem.
Quanto è buono il Signore! Quanto e amabile il suo Cuore! Restiamo là, in quell’asilo! e quel Cuore vivrà sempre nel nostro!
S. Francesco di Sales
Preghiera di S. Tommaso
O Gesù che tanto mi ami, ascoltami, te ne prego. Che la tua volontà sia il mio desiderio, la mia passione, il mio amore. Fa’ che io ami quanto è tuo; ma soprattutto che io ami te solo. Dammi un cuore così pieno d’amore per te, che nulla possa distrarmi da te. Dammi un cuore fedele e forte, che mai tremi né si abbassi. Un cuore retto che non conosca le vie tortuose del male. Un cuore coraggioso, sempre pronto a lottare. Un cuore generoso, che non indietreggi alla vista degli ostacoli. Un cuore umile e dolce come il tuo, Signore Gesù.
Offerta al Cuore divino di Gesù
Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del cuore immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno, in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre. Amen.
Preghiera di abbandono
Cuor di Gesù
Tu sai,
Cuor di Gesù Tu puoi,
Cuor di Gesù Tu vedi,
Cuor di Gesù, provvedi.
Cuor di Gesù, io credo al tuo amore per me.
Cuor di Gesù, pensaci Tu.
* * *
Sacro cuor del mio Gesù, fa' ch'io t'ami sempre più. Dolce cuore di Maria, siate la salvezza dell'anima mia.
Iddio ha deposto nelle mani di Maria tutte le sue grazie, ed essa, come buona madre, sempre attenta ai nostri bisogni va distribuendole.
San Giuseppe Cafasso
Orazione di San Bernardo
Ricordatevi, o pietosissima Vergine Maria, che non si è mai inteso dire nel mondo, che alcuno ricorrendo alla vostra protezione, implorando il vostro aiuto, e chiedendo il vostro patrocinio, sia stato da Voi abbandonato.
Animato da tale confidenza a Voi ricorro, o Madre, Vergine delle vergini, a Voi vengo, e con le lacrime agli occhi, peccatore pentito, mi prostro ai vostri piedi a domandare pietà. Non vogliate, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma benigna ascoltatemi ed esauditemi. Così sia.
IL SANTO ROSARIO
Che cos’è il Rosario? E’ un insieme di preghiere e meditazioni sulla vita di Gesù o di Maria. Consta di quindici decine di Ave Maria, precedute dal Padrenostro e seguite dal Gloria, più la meditazione di 15 Misteri che rappresentano momenti particolari della vita di Gesù.
Solitamente si recitano solo cinque decina di Ave Maria, 5 Padre nostro, e si medita sui cinque misteri a seconda del giorno della settimana. Questa pratica prende il nome di "Corona del Rosario".
Storia del Rosario
Verso l’anno 1212, la Chiesa era travagliata dai suoi più accaniti nemici, gli Albigesi, che colle armi alla mano costringevano tutti i cattolici a militare sotto i loro empi stendardi. S. Domenico, che ardentemente bramava di por rimedio a tanti mali, pregava la Madonna con ardore fintanto che Essa gli apparve esponendogli di propria mano la suddetta corona di 15 decine di globetti regolarmente divisi da 15 grani più grossi.
La SS. Vergine, spiegandoli il modo di usarlo, gli raccomando anche in termini assai chiari: Predica questo mio rosario, perché questa formula di preghiera è la più opportuna a sconfiggere le eresie, a sradicare i vizi, a promuovere le virtù, ad implorare la divina misericordia ed a difendere e glorificare la Santa Chiesa.
Come recitare la Corona del Rosario
1. Fai il segno di croce dicendo: " O Dio vieni a salvarmi!, Signore, vieni presto in mio aiuto ".
2. Recita il Gloria al Padre...
3. Recita (facoltativo) " Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia ".
4. Leggi e medita il mistero adatto per il giorno della settimana iniziando con: " Nel ... (primo, secondo, ecc.) Mistero ... (Gaudioso, ecc.), si contempla ... (leggere che cosa si medita) ". Sarebbe anche buona cosa leggere e meditare il brano del Vangelo relativo a quel mistero.
5. Recita il Padre nostro.
6. Recita 10 Ave Maria.
7. Recita il Gloria al Padre.
Ripeti i punti da 3 a 7 per i rimanenti quattro misteri.
Alla fine recita il Salve o Regina e le Litanie della Madonna che troverai dopo i Misteri.
I MISTERI GAUDIOSI
I Misteri Gaudiosi si meditano lunedì e giovedì.
I Misteri Gaudiosi, rappresentano gli avvenimenti gioiosi nella vita di Gesù e di Maria e riguardano l’infanzia e la fanciullezza di Gesù.
1°- L’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine.
" L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazareth, a una Vergine (di nome Maria). L’angelo, entrato da lei, disse: "Ti saluto, piena di grazia; il Signore è con te... Darai alla luce un figlio, cui porrai nome Gesù" " (Lc 1 26,28-31).
2°- La visita della Madonna a Santa Elisabetta.
" Maria si pose in viaggio, andò in fretta in una regione montuosa, in una città della Giudea. Entrata in casa di Zaccaria, salutò Elisabetta, che appena udì il saluto di Maria "fu ripiena di Spirito Santo" " (Lc 1,39-40).
3° - La Nascita di Gesù Cristo nella grotta di Betlemme.
" Giuseppe e Maria salirono da Nazareth a Betlemme e mentre erano là, Maria diede alla luce il figlio suo primogenito; lo avvolse in fasce e lo adagiò in una mangiatoia " (Lc 2, 6-7).
4°- La presentazione di Gesù Bambino al Tempio.
" Portarono Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore, secondo ciò che è scritto nella Legge del Signore: "Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore" " (Lc, 2, 22-23).
5°- Il ritrovamento di Gesù fra i dottori del Tempio.
" Il fanciullo Gesù, rimase a Gerusalemme senza che i suoi genitori se ne accorgessero. E avvenne che lo trovarono tre giorni dopo, nel Tempio, seduto in mezzo ai dottori della Legge e intento ad ascoltarli e a interrogarli " (Lc 2, 43-46).
I MISTERI DOLOROSI
I Misteri Dolorosi si meditano martedì e venerdì.
I Misteri Dolorosi rappresentano gli avvenimenti dolorosi della vita di Gesù e di Maria; in essi meditiamo gli ultimi giorni della vita di Gesù.
1°- L’orazione di Gesù nell’orto degli ulivi.
" Gesù andò con i suoi discepoli in un luogo chiamato Getsemani e cominciò a provare tristezza e angoscia " (Mt. 26, 36-37). " Ed entrato in agonia, pregava più intensamente e il suo sudore divenne come di gocce di sangue che scorrevano fino a terra " (Lc 22, 43-44).
2°- La flagellazione di Gesù alla colonna.
" Quelli ancor più gridavano: "Crocifiggilo!", allora Pilato, volendo accontentare il popolo, liberò Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso " (Mt. 15, 13-15).
3°- La coronazione di spine.
" I soldati lo condussero nell’atrio del Pretorio. Lo rivestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela conficcarono sul capo. Si misero poi a salutarlo: "Salve, o Re dei Giudei" " (Mc 15, 16-18).
4°- Il viaggio di Gesù al Calvario.
" Presero dunque Gesù e lo condussero via. Ed Egli, portando la croce, uscì verso il luogo chiamato Calvario, in ebraico Golgota, dove lo crocifissero " (Gv 19, 16-17).
5°- Gesù che muore in Croce per noi.
" Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle quindici " (Mc 15, 33). " Gesù gridando a gran voce disse: "Padre, nelle tue mani affido il mio spirito". Detto questo, spirò " (Lc 23, 46).
I MISTERI GLORIOSI
I Misteri Gloriosi si meditano mercoledì, sabato e domenica.
I Misteri gloriosi rappresentano gli avvenimenti felici e gloriosi della vita di Gesù e di Maria; iniziano con la risurrezione di Gesù dalla morte.
1°- La risurrezione di Gesù.
" L’angelo disse alle donne: "Non temete! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E’ risorto: non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto" " (Mc 16, 6).
2°- L’ascensione di Gesù al Cielo.
" Il Signore Gesù dopo aver loro parlato " (Mt 15, 19), "alzate le mani al cielo, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e si sollevò sul nel cielo " (Lc 24, 50-51), ove siede alla destra del Padre (Credo).
3°- La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo.
" Al compiersi dei giorni della Pentecoste, tutti i discepoli erano riuniti nello stesso luogo. E apparvero loro lingue come di fuoco, che si spartivano, posandosi ognuna su ciascuno di essi. E tutti furono ripieni di Spirito Santo " (At 2, 1:3-4).
4°- L’assunzione di Maria Vergine in Cielo.
" Maria è stata assunta in cielo: si rallegrino le schiere degli Angeli " (Liturgia). " Tutta splendente entra la figlia del Re; il suo vestito è intessuto d’oro " (Sal 44, 14).
5°- L’incoronazione di Maria Vergine e la gloria degli Angeli e dei Santi.
" Un grandioso segno apparve nel cielo: una donna ammantata di sole, sotto i suoi piedi si trova la luna e sul capo ha una corona di dodici stelle " (Ap 12, 1).
Salve, o Regina
Salve, o Regina, madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve, A te ricorriamo, noi esuli figli di Eva: a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi e mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Litanie in italiano
Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Dio Padre che sei nei cieli,
abbi pietà di noi.
Dio Figlio, Redentore del mondo,
abbi pietà di noi.
Dio Spirito Santo
abbi pietà di noi.
Santa Trinità, unico Dio,
abbi pietà di noi.
Santa Maria,
prega per noi
Santa Madre di Dio...
Santa Vergine più di tutte le vergini...
Madre di Cristo...
Madre della grazia di Dio...
Madre purissima...
Madre castissima...
Madre sempre vergine...
Madre sempre pura...
Madre degna d’amore...
Madre degna d’ammirazione...
Madre del buon consiglio...
Madre del Creatore...
Madre del Salvatore...
Vergine prudentissima...
Vergine degna di venerazione...
Vergine degna di lode...
Vergine potente...
Vergine pietosa...
Vergine fedele...
Specchio di giustizia...
Sede della sapienza...
Causa della nostra gioia...
Tabernacolo dello Spirito Santo...
Cibario glorioso...
Sacrario esemplare di devozione...
Rosa palpitante d’amor di Dio...
Torre a difesa del Regno di Cristo...
Torre candida e inaccessibile...
Tempio d’oro puro...
Arca dell’Alleanza...
Porta del Cielo...
Stella del mattino...
Salute degli infermi..
Rifugio dei peccatori...
Consolatrice degli afflitti...
Aiuto dei Cristiani...
Regina degli Angeli...
Regina dei Patriarchi...
Regina dei Profeti...
Regina degli Apostoli...
Regina dei Martiri...
Regina dei Laici santi...
Regina delle Vergini...
Regina di tutti i Santi...
Regina concepita senza macchia originale...
Regina assunta in Cielo...
Regina del santo Rosario...
Regina della pace...
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, esaudiscici o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Litanie in latino
Kyrie, eleison.
Christe, eleison.
Kyrie, eleison.
Christe, audi nos.
Christe, exaudi nos.
Pater de coelis, Deus,
miserere nobis.
Fili, Redemptor mundi, Deus,
miserere nobis.
Spiritus Sancte, Deus,
miserere nobis.
Sancta Trinitas, unus Deus,
miserere nobis.
Sancta Maria, ora pro nobis.
Sancta Dei Genitrix...
Sancta Virgo Virginum...
Mater Christi...
Mater divinae gratiae...
Mater purissima...
Mater castissima...
Mater inviolata...
Mater intemerata...
Mater amabilis...
Mater admirabilis...
Mater boni conslli...
Mater Creatoris...
Mater Salvatoris...
Virgo prudentissima...
Virgo veneranda...
Virgo predicanda...
Virgo potens...
Virgo clemens...
Virgo fidelis...
Speculum justitiae...
Sedes sapientiae...
Causa nostrae letitiae...
Vas spirituale...
Vas honorabile...
Vas insigne devotionis...
Rosa mystica..
Turris davidica...
Turris eburnea...
Domus aurea...
Fèderis arca...
Janua coeli...
Stella matutina...
Salus infirmorum...
Refugium peccatorum...
Consolatrix afflictorum...
Auxilium christianorum...
Regina Angelorum...
Regina Patriarcharum...
Regina Prophetarum...
Regina Apostolorum...
Regina Martyrum...
Regina Confessorum...
Regina Virginum...
Regina sanctorum omnium...
Regina sine labe originali
concepta...
Regina in coelum assumpta...
Regina sacratissimi Rosarii...
Regina pacis...
Agnus Dei, qui
tollis peccata mundi,
parce nobis, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi,
exaudi nos, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi,
miserere nobis.
PENSIERI DI PAPA GIOVANNI XXIII
O Rosario benedetto di Maria! Quanta dolcezza nel vederti sollevato dalle mani degli innocenti, dei sacerdoti santi, delle anime pure, dei giovani e degli anziani... come vessillo di pace...
Rosario di Maria assunto ad elevazione di grande preghiera pubblica ed universale in faccia ai bisogni ordinari e straordinari delle nazioni e del mondo..
La Madonna a Medjugorie
Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno potete allontanare le guerre, ottenere anche miracoli.
Perciò cominciate a pergare e digiunate al venerdì a pane e acqua. Gli ammalati possono sostituire il digiuno con l'elemosina e la preghiera.
LA DEVOZIONE A S. GIUSEPPE
San Giuseppe è il personaggio vigile e sicuro della castità: veglia e dà sicurezza. E’ come una lampada che diffonde luce modesta e tranquilla, che fuga l’oscurità e il timore, in attesa dell’alba che verrà.
P. Leone Dehn
Preghiera a San Giuseppe
A te, o beato Giuseppe, stretti dalle tribolazioni ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua santissima Sposa. Deh! per quel sacro vincolo di carità che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù; allontana da noi, o Padre amatissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore, e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità, e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché col tuo esempio e mercé il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. Amen.
Triduo a San Giuseppe
O San Giuseppe, mio protettore, a te ricorro, affinché mi ottenga dal Cuore di Gesù questa grazia. Per i miei peccati io non merito di essere esaudito. Supplisci tu alle mie mancanze e, potente come sei, fa’ che ottenuta per la tua pia intercessione la sospirata grazia, io possa venire ai tuoi piedi per ringraziarti e renderti i miei omaggi di gratitudine.
- Gloria al Padre...
Non dimenticare, o caro San Giuseppe, che nessuna persona al mondo è ricorsa a te, rimanendo delusa nella fiducia e nella speranza riposte in te. Non permettere, o gran Santo, che io solo resti privo della grazia che ti domando. Mostrati potente e generoso anche verso di me; e la mia lingua, ringraziandoti, esalterà in te la bontà e la misericordia di Dio.
- Gloria al Padre...
O San Giuseppe, capo della Sacra Famiglia, ti venero profondamente e di tutto cuore ti invoco. Agli afflitti che ti hanno pregato prima di me, hai concesso conforto e grazie. Degnati quindi, di consolare anche l’animo mio addolorato. Tu, o gran Santo, vedi in Dio tutti i miei bisogni. Tu, dunque, sai quanto mi è necessaria la grazia che ti domando. Da te spero la grazia di essere confortato, mentre io ti prometto di diffondere la devozione verso di te e di aiutare con la preghiera tanti infelici e morenti. O San Giuseppe, consolatore degli afflitti, abbi pietà di me.
- Gloria al Padre...
Quando debbo visitare qualche personaggio importante, impegno il mio Angelo Custode a mettersi d’accordo con il suo, perché influisca sulle sue disposizioni. E’ una piccola devozione che mi richiamò il Santo Padre Pio XI e che ho trovato assai fruttuosa.
Papa Giovanni XXIII
Preghiera semplice
Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
Coroncina All’Angelo custode
1. O mio buon Angelo custode, aiutami a ringraziare il Signore perché si è degnato di destinarti a custodirmi. Angelo di Dio..., Gloria al Padre...
2. O Principe celeste, degnati d’impetrarmi il perdono di tutti i disgusti che ho dato a te e a Dio disprezzando i tuoi santi consigli. Angelo di Dio..., Gloria al Padre...
3. O amoroso mio tutore, imprimi nell’anima mia un profondo rispetto per te, affinché non abbia mai più l’ardire di far qualcosa che ti dispiaccia. Angelo di Dio..., Gloria al Padre...
4. O pietoso mio medico, insegnami i rimedi e dammi l’aiuto necessario per guarire dalle cattive abitudini e dalle tante miserie che opprimono l’anima mia. Angelo di Dio..., Gloria al Padre...
5. O fedele mia guida, donami la forza necessaria per superare gli ostacoli che s’incontrano nel cammino della vita e per soffrire con vera pazienza le tribolazioni di questo mondo. Angelo di Dio..., Gloria al Padre...
6. O intercessore potente presso Dio, ottienimi la grazia d’ubbidire prontamente alle tue sante ispirazioni e di uniformare la mia volontà in tutto e per sempre a quella di Dio. Angelo di Dio..., Gloria al Padre...
PREGARE PER GLI ALTRI
Per donare il benessere
Chiamare mentalmente la persona e quindi dirle mentalmente:
Mio caro N... possa Dio Padre benedirti, Dio Figlio concederti la salute, Dio Spirito Santo donarti la forza. Possa Iddio onnipotente, unica e indivisa Trinità, guardare il tuo corpo, salvare la tua anima, e portarti felicemente nella Patria Celeste; dove Egli vive e regna nei secoli. Amen.
Per un buon umore cristiano
Concedi, o Padre, a N... entusiasmo e coraggio. Fa’ in modo che riesca a sconfiggere le ombre che tendono a deprimere il suo spirito, affinché la sua tristezza non oscuri la luce di coloro che vivono con lui. Aiutalo ad essere coraggioso in modo che possa aiutare i suoi simili ad affrontare la vita coraggiosamente. Te lo chiediamo per l’amore di Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.
Per la guarigione
O Padre di misericordia e Dio di tutte le consolazioni, unico aiuto in caso di necessità. Con la nostra preghiera ti chiediamo umilmente di benedire, visitare e sollevare N... tuo figlio (figlia) ammalato. Guarda a lui con benevolenza, perdonagli le sue colpe, preservalo dalle tentazioni, e concedigli pazienza nelle sue afflizioni.
Accetta, o Padre, questa nostra preghiera come un canale per arrivare a lui, per ridonargli la salute, per concedergli un cuore sereno, per renderlo capace di vivere nel tuo santo Timore e nella tua Gloria. Concedigli di poter vivere con Te nella pienezza nella vita eterna, per i meriti di Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.
Per un infermo
Signore Gesù, durante la tua vita sulla nostra terra hai mostrato il tuo amore, ti sei commosso di fronte alle sofferenze e molte volte hai ridato la salute ai malati riportando nelle famiglie la gioia. Il nostro caro N... è ammalato, noi gli siamo vicini con tutto ciò che è umanamente possibile.
Però ci sentiamo impotenti: veramente la vita non è nelle nostre mani. Ti offriamo le nostre e le sue sofferenze e le uniamo a quelle della tua passione. Fa’ che questa malattia ci aiuti a comprendere di più il senso della vita, e concedi a N.... il dono della salute perché possiamo insieme ringraziarti e lodarti per sempre. Sia fatta, Signore, la tua volontà. Amen.
Preghiera per un ammalato
O mio Dio, questo ammalato qui davanti a Te, è venuto a chiederti ciò che lui desidera, e che ritiene essere la cosa più importante per lui. Tu, Dio, fai entrare nel suo cuore queste parole: " è importante essere sani nell’anima! ".
Signore, sia fatta su di lui la tua santa Volontà in tutto! Se Tu vuoi che guarisca, che gli sia donata la salute. Ma se la tua volontà è diversa, che continui a portare la sua croce.
Ti prego anche per noi che intercediamo per lui; purifica i nostri cuori per renderci degni di donare, attraverso noi, la tua santa misericordia.
Proteggilo e allevia le sue pene, sia fatta in lui la tua santa Volontà. Attraverso lui venga rivelato il tuo Santo Nome, aiutalo a portare con coraggio la sua croce.
Tre Gloria al Padre.
Per donare la salute
O Dio, forza dei deboli e conforto dei sofferenti. Accetta benevolmente le nostre preghiere e concedi al tuo servo (Nome)... l’aiuto del tuo potere in modo che la sua malattia possa essere cambiata in salute ed il nostro dolore in gioia. Te lo chiediamo attraverso Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.
PREGARE PER SE STESSI
Per qualunque necessità
O Dio, onnipotente e misericordioso, ristoro nella fatica, sostegno nella debolezza, conforto nel pianto, ascolta la preghiera che, coscienti delle nostre colpe, rivolgiamo a te: salvaci dalla angustie presenti e donaci un sicuro rifugio nella tua misericordia. Amen.
Per un buon umore cristiano
Concedimi, o Padre, entusiasmo e coraggio. Fa’ in modo che io riesca a sconfiggere le ombre che tendono a deprimere il mio spirito, affinché la mia tristezza non oscuri la luce dei miei cari. Aiutami ad essere coraggioso in modo da poter aiutare i miei simili ad affrontare la vita coraggiosamente. Te lo chiedo per l’amore di Gesù Cristo, nostro Signore, Amen.
Per ottenere la pazienza
Ecco un altro giorno, o Signore. Io non conosco ancora cosa mi porterà, ma rendimi pronto, Signore, per qualsiasi cosa essa sia. Se dovrò affrontare difficoltà, aiutami a farlo con coraggio. Se dovrò stare seduto, aiutami a sedere tranquillamente. Se dovrò starmene sdraiato, fa’ in modo che lo faccia pazientemente. E se non avrò nulla da fare, concedimi di pensare a Te e di sentirti vicino.
Fa’ in modo, o Signore, che questa mia preghiera diventi effettiva nella mia vita, donami la saggezza dello Spirito Santo, Amen.
Signore, insegnaci a non amare...
Signore, insegnaci a non amare solo noi stessi, a non amare soltanto i nostri cari, a non amare soltanto quelli che ci amano. Insegnaci a pensare agli altri, ad amare anzitutto quelli che nessuno ama..
Concedici la grazia di capire che ad ogni istante, mentre noi viviamo una vita troppo felice, ci sono milioni di esseri umani, che sono pure tuoi figli e nostri fratelli, che muoiono di fame, senza aver meritato di morire di fame; che muoiono di freddo, senza averlo mai meritato.
Signore, abbi pietà di tutti i poveri del mondo e non permettere più, o Signore, che noi viviamo felici da soli. Facci sentire l’angoscia della miseria universale e liberaci dal nostro egoismo.
Raoul Follereau
Per la pace e la guarigione
O Signore, Tu mi sei più vicino che non le mie mani o i miei piedi. Lasciami dunque venire a te per la pace del cuore e la salute del corpo.
Tu che sei amore, conosci le nostre pene, e tutte le nostre sofferenze, concedimi un tuo sguardo, perdonami da tutte le mie colpe e guariscimi da ogni infermità.
Lo chiedo nel tuo Santo Nome. Amen.
NELLA SOFFERENZA
Si vede
di più attraverso una lacrima che non da un telescopio.
Dietro l’ombra più nera vi è la luce più fulgida.
La malattia e la sofferenza sono sempre state tra i problemi più gravi che l’uomo deve affrontare su questo pianeta. Nella malattia l’uomo fa l’esperienza della propria impotenza e dei propri limiti. La malattia può condurre all’angoscia e talvolta persino alla disperazione ed alla ribellione contro Dio.
Ma essa può anche rendere la persona più matura, aiutarla a guardare nella propria vita e scegliere ciò che è essenziale da quello che non lo è. Molto spesso la malattia provoca una ricerca di Dio, un ritorno a Lui.
La sofferenza non deve mai essere considerata come una punizione, ma come uno strumento che aiuta la nostra anima a staccarsi dalle cose del mondo. Anche Nostro Signore ha sofferto, non certo per punizione, ma per riscattare con il suo dolore tutte le brutte cose fatte dall’umanità. La sua sofferenza, ed il Suo amore per gli infermi, hanno fornito un esempio che non mai ha cessato di rendere i cristiani particolarmente premurosi nei confronti di coloro che soffrono nel corpo e nello spirito.
Con la sua passione e la sua morte sulla Croce, il Signore ha dato alla sofferenza un nuovo significato: essa può ormai configurarci a lui e unirci alla sua passione redentrice. Se tutti i sofferenti offrissero i loro dolori al Padre, come il Figlio ha offerto i suoi, l’insieme di queste offerte potrebbe compensare tutte le crudeltà e le malvagità che vengono compiute nel mondo.
Così facendo, le sofferenze da sopportare acquisterebbero il grande volore che le attribuiva S. Paolo dicendo: " io completo nella mia carne ciò che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa " (Col 1,24).
Un sacramento per gli infermi
Tra i sette sacramenti se ne trova uno destinato a confortare le persone ammalate: l’Unzione degli infermi:
Questo sacramento viene conferito ai malati in grave pericolo, ungendoli sulla fronte e sulle mani con olio d’oliva o altro (purché benedetto) pronunciando una sola volta: " Per questa santa unzione e per la sua piissima misericordia ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito Santo, e liberandoti dai peccati, ti salvi e nella sua bontà ti sollevi ".
L’Unzione degli infermi può essere conferito a tutti coloro che per malattia o per vecchiaia, incominciano ad essere in pericolo di morte. Il sacramento può essere conferito più volte, nel corso della stessa malattia, quando si dovesse verificare un peggioramento. Sarebbe consigliabile somministrare l’Unzione degli infermi anche prima di un intervento chirurgico rischioso ed alle persone anziane che presentano un’estrema debolezza.
Per la pace e la guarigione
O Signore, Tu mi sei più vicino che non le mie mani o i miei piedi. Lasciami dunque venire a te per la pace del cuore e la salute del corpo. Tu che sei amore, conosci le nostre pene e tutte le nostre sofferenze. Concedimi un tuo sguardo, perdonami da tutte le mie colpe e guariscimi da ogni infermità. Lo chiedo nel tuo Santo Nome. Amen.
Per il dono della salute
O Madonna dei Miracoli, io povero ammalato mi rivolgo con fiducia a Te, che sei fonte di Grazia e Salute degli infermi.
O Madre di Gesù e Madre mia, domanda per me al Signore il perdono dei miei peccati e il dono della salute; aiutami a soffrire santamente e fare volentieri la volontà di Dio, affinché possa espiare le mie colpe e guadagnarmi il Paradiso.
Fa’ che con le mie sofferenze possa ottenere la salvezza di altre anime; il ritorno alla Chiesa cattolica dei fratelli cristiani separati e la pace nel mondo.
O Madonna dei Miracoli, benedici questo povero ammalato, che spera in Te! Così sia.
O Maria, Salute degli infermi, prega per me.
Recitata nel Santuario della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza.
Per la salute completa
Dio Padre mi benedice, Dio Figlio mi concede la salute, Dio Spirito Santo mi dona la forza. Possa Iddio Onnipotente, unica e indivisa Trinità, custodire il mio corpo, salvare la mia anima, e portarmi felicemente nella Patria Celeste; dove Egli vive e regna nei secoli. Amen.
PER CRESCERE NELLA LUCE DEL SIGNORE
Invocazione alla presenza divina
" Presenza divina in me! Possa la tua Saggezza dirigere ogni mio azione; il tuo Amore guidare i miei pensieri; la tua Luce illuminare il mio cammino. Avvolgimi nella tua radiante presenza, ora e sempre, Amen. "
Ripeti questa invocazione quando puoi, nel corso ed a chiusura della giornata. Fa’ che diventi una preghiera continua da ripetere nel tuo cuore.
Quando tu...
Quando tu smetterai di voler riempire la tua coppa di felicità, ed inizierai a riempire quella degli altri, scoprirai, con meraviglia, che la tua sarà sempre piena.
Paramansa Yogananda
PREGHIERA SEMPLICE
attribuita a S. Francesco
Oh! Signore,
fa’ di me uno strumento
della tua pace:
Dov’è odio, fa' che io porti l’Amore
Dov’è offesa, fa' che io porti il Perdono
Dov’è
discordia,
fa' che io porti l’Unione
Dov’è
disperazione,
fa' che io porti la Speranza
Dov’è
ignoranza,
fa' che io porti la Conoscenza
Dov’è
la tristezza,
fa' che io porti la Gioia.
Oh! Signore, fa’ che io non cerchi tanto:
di essere consolato,
quanto di consolare
di essere compreso,
quanto di comprendere
di essere amato,
quanto di amare.
Poiché
è solo dando che si riceve,
perdonando, che si è perdonati,
morendo che si resuscita a vita eterna.
*** *** ***
Dio mio esaudiscimi
Dio mio, esaudiscimi.
Liberami dal desiderio
di essere stimato.
Liberami dal desiderio
di essere amato.
Liberami dal desiderio
di essere ricercato.
Liberami dal desiderio
di essere onorato.
Liberami dal desiderio
di essere lodato.
Liberami dal desiderio
di essere preferito.
Liberami dal desiderio
di essere consultato.
Liberami dal desiderio
di essere approvato.
Liberami dal desiderio
di essere ben trattato.
Liberami dal timore
di essere umiliato.
Liberami dal timore
di essere disprezzato.
Liberami dal timore
di essere rifiutato.
Liberami dal timore
di essere calunniato.
Liberami dal timore
di essere dimenticato.
Liberami dal timore
di essere schernito.
Liberami dal timore
di essere ingiuriato.
Liberami dal timore
di essere sospettato.
Che altri siano di me più amati,
dammi la grazia di volerlo, mio Dio.
Che altri siano di me più stimati,
Che altri crescano nell’opinione
del mondo e io diminuisca,
Che altri siano adoperati
ed io messo da parte,
Che altri siano lodati
ed io dimenticato,
Che altri siano in tutto preferiti
ed io a tutti posposto.
Che altri siano di me più santi,
perché io lo sia quanto posso esserlo.
Dammi la grazia, dammi la grazia
di volerlo, mio Dio.
E’ molto meglio vivere bene e avere torto che non vivere male e aver ragione.
Louis Hay
Chi è povero e debole spiritualmente non è capace di perdonare ma cerca di vendicarsi. Per perdonare chi vi ha fatto del male dovete diventare grandi, ricchi, forti, luminosi; dovete dirvi: " Devo perdonarlo perché, poveretto, è privo di luce, di conoscenza, di nobiltà... E non sa neppure in quale situazione si mette facendomi del male, perché le leggi divine sono inesorabili e dovrà soffrire per il male che mi ha fatto. Io invece, anche se ne sono la vittima, ho il privilegio di lavorare per il bene, per il Regno di Dio, per la luce ".
Pensando così e paragonando lo splendore in cui vivete, per aver scelto il cammino del bene, alla miseria ed all’oscurità di coloro che sono ingiusti e cattivi, un sentimento di pietà, di indulgenza e d’amore s’impadronirà di voi. Questa generosità, che non avreste potuto raggiungere con nessun altro mezzo, è facilmente raggiungibile in questo modo.
Omraam Mikhael Aivanhov
* * *
Bisognerebbe evitare di pensare alle persone verso cui si provano odio o rancore. Esse, se non le perdoniamo, diventano i nostri padroni, ci vengono in mente quando mangiamo, rovinandoci il pasto; quando siamo a letto guastandoci il sonno; quando ci rilassiamo, riportandoci ansia ed agitazione.
Un rimedio sicuro
Il perdono può spazzare via tutti gli ostacoli che hanno impedito al benessere ed alla salute di arrivare fino a te. Il perdono è un potente magnete da cui nessun bene può evitare di essere attratto.
Oltre a perdonare gli altri dobbiamo anche imparare a perdonare noi stessi. L’autocondanna ci priva della salute e ci può causare problemi di tutti i tipi, compresi quelli finanziari. Charles Fillmore, fondatore del movimento spirituale: "Unity" propone questa formula di perdono valido per curare ogni tipo di malattia:
1. Ogni sera, prima del sonno, siediti per circa 30 minuti e chiedi perdono, mentalmente, a tutti quelli verso cui hai avuto un atteggiamento negativo o antipatia. Se hai dei pregiudizi contro un animale, o ne temi la presenza, chiedi perdono pure a lui e mandagli il tuo amore.
2. Se hai accusato qualcuno; hai discusso duramente; hai criticato o fatto pettegolezzi; ritira le tue parole chiedendo (mentalmente) perdono alle persone offese.
3. Se le circostanze ti hanno portato a dei disaccordi con parenti (o amici) fai tutto ciò che ti è possibile per sistemare le cose.
4. Cerca di vedere tutte le persone come figli di Dio che stanno facendo delle penose esperienze nella vita terrena. Offri loro la tua incondizionata comprensione ed i più intensi pensieri d’amore.
5. Non coricarti mai con la sensazione che vi siano nel mondo persone, animali, cose o situazioni, che ritieni essere tuoi nemici. Una formula per un perdono completo potrebbe essere:
" Io perdono ogni cosa, ogni persona, ogni esperienza, ed ogni memoria del passato, o del presente, che necessita il mio perdono. Io perdono tutti con piena intenzione.
Dio è amore e, come io ho perdonato agli altri, così io ora sono perdonato e governato soltanto dall’amore di Dio.
L’amore di Dio stà sistemando la mia vita ed i miei problemi. Realizzando tutto questo io abito nella pace ".
E’ provato che il perdono guarisce le malattie; fa’ diventare forti i deboli; trasforma i codardi in coraggiosi; muta gli ignoranti in saggi, e fa’ degli scontenti delle persone felici. Ricordate che il perdono può eliminare gli ostacoli tra voi ed il vostro benessere.
LA COMUNIONE SPIRITUALE
La Comunione spirituale è un desiderio ardente di partecipare realmente al Corpo ed al Sangue di Gesù Cristo quando, per qualche legittimo motivo, si è impediti di accostarsi alla santa Mensa.
Questo desiderio deve essere accompagnato da tutti gli atti con cui si fa la Comunione reale. E’ vero che la Comunione spirituale non è un Sacramento che operi la grazia santificante ma si potrebbe quasi chiamarla un’utile estensione del Sacramento dell’Eucarestia, che produce ed aumenta la grazia secondo le disposizioni e i gradi di ardore e carità nei nostri desideri. Voi, pertanto, dovete considerarla come una lodevole ed antica pratica, autorizzata dai santi Padri e dal Concilio di Trento, il quale a tutti i fedeli volle consigliarla.
Guardate poi quanto è facile! Tutti i giorni, in tutte le ore e in ogni luogo ove si possa pregare voi potete praticarla. Nella chiesa, durante il tempo della santa Messa, sopratutto quando il Sacerdote si comunica, o comunica i fedeli, tutte le volte che andate a visitare il santissimo Sacramento, in casa vostra, nel vostro oratorio, nel vostro letto, in viaggio, in campagna; dappertutto insomma, purché unendovi di spirito e di cuore ai Sacerdoti che celebrano i divini misteri (ciò che in tutta l’estensione del mondo succede ad ogni ora del giorno e della notte), nasca in voi un sincero desiderio di comunicarvi, e pratichiate quegli atti, da cui deve essere accompagnata questa Comunione spirituale al fine di riuscire meritoria.
Quando assistete all’augusto Sacrificio dei nostri santi altari non omettete mai questa santa pratica.
Atto
di Sant’Alfonso
Maria De Liguori
Gesù mio, io credo che Tu sei nel SS. Sacramento, Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverTi sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto io Ti abbraccio e tutto mi unisco a Te; non permettere che io abbia mai a separarmi da Te.
Vi adoro ogni
momento,
o vivo Pan del Ciel gran sacramento.
Anima di Cristo...
Anima di Cristo, santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del Costato di Cristo, purificami.
Passione di Cristo, confortami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Fra le tue piaghe nascondimi e non lasciarmi mai separare da te.
Dal Maligno difendimi.
Nell’ora della
mia morte chiamami
e fa’ che venga presso di Te, onde,
con i Santi e con gli Angeli,
ti lodi nell’eternità. Amen.
S. Ignazio di Lojola.
PER GLI ANNI D’ARGENTO
Se saprai sorridere...
Se saprai sorridere con chi sorride, piangere con chi soffre, e saprai amare senza essere riamato, allora, figlio mio, chi potrà contestarti il diritto di esigere una società migliore? Nessuno, perché tu stesso, con le tue mani, l’avrai creata!
Tommaso da Kempis
Aiutaci, Signore
Signore, dacci la forza e la luce per vivere come Tu ci chiedi. Mandaci il tuo Santo Spirito affinché possiamo ricordare e vivere i tuoi insegnamenti e con il suo aiuto possiamo vincere le tentazioni di Satana.
O Signore, accogli la nostra preghiera.
Aiutaci a ringraziarti
per ogni attimo
della nostra vita.
Aiutaci a ringraziarti
la mattina per il
nuovo giorno che ci doni.
Aiutaci a ringraziarti durante il lavoro.
Insegnaci ad
offrirti i contrattempi
della nostra giornata.
Insegnaci a
non sprecare il nostro
tempo.
Insegnaci a
trovare il tempo per la
preghiera.
Abituaci a pregare
prima di prendere
il cibo.
Abituaci a sorridere a chi ci circonda.
Abituaci a dare a chi non ha.
Sostienici nella prova.
Sostienici nella sofferenza.
Sostienici nella caduta.
E quando scende la sera, fa’ che tutta la nostra famiglia si raccolga ai tuoi piedi, per pregare con Te, Maria, potentissima Madre e Sovrana nostra, intercedi per noi.
Grazie, e così sia.
Briciole di serenità
1. Se non mettessi mai il broncio, sarei più benvoluto dai piccoli e dai grandi.
2. Se fossi più garbato, sarei più felice io e coloro che trattano con me.
3. Se parlassi piano e rispondessi dolcemente e con pazienza, sarei l’incanto dei miei familiari.
4. Se vincessi la curiosità e non mi immischiassi nei fatti altrui, sarei più rispettato e sarei richiesto di consigli.
5. Se non dessi consigli non richiesti e non voluti, sarei più ascoltato, stimato e amato.
6. Se non mi lamentassi tanto dei miei acciacchi e disturbi dell’età, sarei forse curato con più amorevolezza.
7. Se sapessi compatire, se non dicessi quell’espressione dura e imparassi invece ad abbracciare le sofferenze come volute da Dio per purificarmi, mi sentirei più sollevato dalle colpe commesse in gioventù.
8. Se fossi virtuoso, sarei l’angelo della famiglia e vedrei rifiorire il Paradiso intorno a me.
9. Se dessi sempre il buon esempio in tutto, vedrei praticare la virtù e l’amore tra i miei cari.
10.Se cercassi di vivere sempre in pace con Dio e col prossimo, potrei raggiungere lo scopo della mia vita sulla terra: quello di unirmi con Dio nel Cielo.
Per la salute del corpo e dell’anima
Dammi, o Signore, la sanità del corpo insieme con l’intenzione di mantenerla nel modo migliore.
Dammi una buona digestione ed anche qualcosa da digerire.
Dammi, o Signore, un’anima santa che abbia occhi per la bellezza e la purezza, affinché non s’impaurisca, nel vedere il peccato, ma sappia vincerlo nel modo migliore.
Dammi un’anima che non conosca la noia, il mormorare, il gemere e il sospirare.
Non premettere che io mi dia troppa pena per questa cosa ingombrante che chiamo "Io".
Signore, dammi dell’allegria, dell’umorismo, dell’ottimismo, affinché io tragga qualche bene da questa vita e ne faccia partecipi anche gli altri. Così sia!
San Tommaso Moro
Conservami, o Maria...
O Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di sorgente. Ottienimi un cuore semplice, che non assapori la tristezza; un cuore magnanimo nel donarsi e tenero nella compassione; un cuore fedele e generoso che non dimentichi nessun beneficio e non serbi rancore per il male.
Forma in me un cuore dolce e umile, che ami senza esigere di essere riamato, contento di scomparire in altri cuori, sacrificandosi davanti al tuo divin Figlio; un cuore grande ed indomabile che nessuna ingratitudine possa chiudere e nessuna indifferenza possa stancare; un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal Suo amore con una piaga che non rimargini se non in Cielo. Amen.
Padre De Grandmaison S.J.
*** ****
Dammi la virtù vera
Rendimi, o Signore Dio mio,
obbediente senza ribellione . . .
povero senza avvilimenti,
casto senza decadimento,
paziente senza mormorazione,
umile senza finzione,
allegro senza ilarità,
maturo senza pesantezza,
agile senza leggerezza,
timoroso di Te senza disperazione,
veritiero senza doppiezza,
operatore di bene senza presunzione,
capace di correggere
il prossimo
senza asprezza e di edificarlo con la parola e con l’esempio, senza ipocrisia.
Tommaso D’Aquino
VERSO IL TRAMONTO
Beatitudini di un anziano
BEATO il vecchio, che sa ringraziare Dio per tutto il bene che Egli ha operato in lui e per mezzo di lui! Com’è bello il Magnificat sulle labbra di un vecchio!
BEATO il vecchio, che comprende che tutte le sue colpe sono perdonate e che accetta di offrire la sua sofferenza di oggi in riparazione dei suoi peccati.
BEATO il vecchio, che offre oggi tutte le sue sofferenze passate, tutti i suoi fallimenti e tutte le sue umiliazioni.
BEATO il vecchio, che è buono, indulgente e comprensivo; che accetta il mondo qual’è e i giorni come sono; che ama rendersi utile agli altri e che sorride a chi incontra!
BEATO il vecchio, in cui, accanto alla paura della morte, che non riuscirà mai a soffocare, nasce a poco a poco il desiderio di un’altra vita, prolungamento di questa. Allora comprenderà che la sua povera vita ha un senso, poiché tutto ciò che egli ha fatto e ha sofferto lo seguirà; il Padre stesso gli asciugherà le lacrime dagli occhi e lo inviterà a entrare nella sua gioia infinita.
Monsignor Ancel
Preghiera della terza età
Signore, insegnami a invecchiare!
Convincimi che la comunità non compie alcun torto verso di me, se mi va esonerando da responsabilità, se non mi chiede più pareri, se ha indicato altri a subentrare al mio posto. Togli da me l’orgoglio dell’esperienza fatta, ed il senso della mia indispensabilità.
Che io colga, in questo graduale distacco dalle cose, unicamente la legge del tempo, e avverta in questo avvicendamento di compiti una delle espressioni più interessanti della vita che si rinnova sotto l’impulso della tua Provvidenza.
Fa’, o Signore, che io sia ancora utile al mondo, contribuendo con l’ottimismo e con la preghiera alla gioia e al coraggio di chi è di turno nella responsabilità, vivendo uno stile di contatto umile e sereno con il mondo in trasformazione senza rimpianti sul passato, facendo delle mie sofferenze umane un dono di riparazione sociale. Che la mia uscita dal campo di azione sia semplice e naturale come un felice tramonto.
Perdona se solo oggi, nella tranquillità, riesco a capire quanto tu mi abbia amato e soccorso, almeno ora io abbia viva e penetrante la percezione del destino di gioia che mi hai preparato e verso il quale mi hai incamminato fin dal primo giorno di vita.
Signore, insegnami a invecchiare!
Amen.
Cantico di un anziano
Benedetti quelli
che mi guardano con
simpatia.
Benedetti quelli
che comprendono il
mio camminare stanco.
Benedetti quelli
che parlano a voce
alta per minimizzare la mia sordità.
Benedetti quelli che stringono con calore le mie mani tremanti.
Benedetti quelli che si interessano della mia lontana giovinezza.
Benedetti quelli
che non si stancano
di ascoltare i miei discorsi già tante
volte ripetuti.
Benedetti quelli
che comprendono il
mio bisogno di affetto.
Benedetti quelli
che mi regalano
frammenti del loro tempo.
Benedetti quelli
che si ricordano della
mia solitudine.
Benedetti quelli
che mi sono vicini
nella sofferenza.
Beati quelli
che rallegrano gli ultimi
giorni della mia vita.
Beati quelli
che mi sono vicini nel mo-
mento del passaggio.
Quando entrerò nella vita senza fine mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù.
Per accettare la vecchiaia
O Signore, Tu leggi nel mio cuore ciò che è rimasto in me: Tu solo sei Via, Verità e Vita. Per tua grazia non conosco i mali di una vecchiaia atroce; ma se dovessero venire per tua volontà, fa’ che io possa stare in unione ai dolori del tuo Calvario. Che tutto sia in espiazione e riparazione dei miei falli e torti fatti a te.
Se qualche bene ho compiuto, fa’ che possa continuare a compierlo. Fa’ rimanere in me la fiamma della Carità e dell’Amore. Fa’ che possa amare il mio prossimo e i miei cari come tu vuoi. Io mi abbandono nelle tue mani, tieni ferma la mia fede, ordina cosa vuoi ed io ti ascolterò! In questa fede ho sempre trovato la risposta giusta, perché il mio Dio sei tu.
E quando sarà giunta l’ora della mia fine, te lo chiedo con tutto il cuore, fa’ che io sia assistito e spiri fra le braccia della tua e mia santissima Madre e in quelle di S. Giuseppe in una estasi di amore per Te. Amen.
CONOSCERE LA MORTE
I nostri morti vivono nella luce, e tengono i loro occhi risplendenti fissi sui nostri velati di lacrime. E sanno meglio di noi ricordare e pregare.
S. Agostino
Una volta la morte era considerata come un fenomeno naturale. Già in tenera età vi era modo di conoscerla a causa delle abitazioni affollate e dell’alto indice di mortalità. Essa, pertanto, veniva guardata con confidenza ed accettata come una fase importante della vita dell’essere umano.
Per noi, che siamo ancora vivi, è estremamente importante conoscere e familiarizzare con la morte. Dovremmo arrivare al punto di sentirci a nostro agio in sua presenza e non averne alcun timore. Invece, normalmente, non ce ne curiamo affatto. E’ solo un evento tragico, come l’annuncio di una malattia incurabile o il decesso di una persona cara, che ci ripropone il problema che avevamo accantonato.
La prima cosa da fare, per prendere confidenza con la morte, è quella di accettare il fatto che essa rappresenta il modo con cui l’anima si libera dalla sua prigione materiale, ovvero il corpo materiale.
Noi tutti, così come Adamo, non siamo altro che un "vaso di creta" (il corpo) in cui Dio ha " soffiato nelle narici l’alito vitale ". San Paolo ben sapeva queste cose, ci dice infatti che " il corpo è seminato corruttibile e risorgerà incorruttibile, è seminato debole, e resuscita potente " (1 Cor 15,42-44).
Per coloro che non si pongono mai alcune domande sul "vero senso" della loro esistenza, e vivono esclusivamente in funzione delle cose di questo mondo, la morte rappresenta un gran danno, una distruzione, una perdita. Per loro la morte è un fenomeno da non considerare o, meglio ancora, dimenticare.
Per chi, invece, comincia a dare il giusto valore alla vita nel mondo invisibile (che accoglie tutti coloro che lasciano il corpo materiale), la morte perde il suo aspetto pauroso e diventa un necessario cambiamento di stato.
Bisogna, come disse Gesù " dare a Cesare quello che è di Cesare ed a Dio quello che è di Dio ". Pertanto è giusto vivere la vita sulla terra nel migliore dei modi ma prepararci opportunamente per quando dovremmo iniziare quella nel cielo. Ben si esprime S. Ireneo dicendo: " Dio ha pietà dell’uomo... L’ha condannato a morire per mettere fine al peccato, affinché l’uomo morisse al peccato per cominciare a vivere di Dio ".
La morte, pertanto, rappresenta una riconciliazione. Da un punto di vista spirituale, infatti, essa purifica l’uomo dal peccato e lo riconcilia con il Padre che lo riceve nella patria celeste.
L’addio di Papa Giovanni
(dal suo testamento)
" Figlioli miei, amatevi tra voi. Cercate più quello che unisce che ciò che divide. Nell’ora dell’addio, o meglio dell’arrivederci, richiamo a tutto ciò che più vale nella vita: Gesù Cristo benedetto. il suo Vangelo, la sua santa Chiesa, la verità e la bontà. Tutti ricordo e per tutti pregherò... Arrivederci! ".
E’ come girare l’angolo
Morire è soltanto come girare l’angolo di una strada, mio caro.
Solo il girare l’angolo della strada, dietro la curva c’è una luce più luminosa, fede per i nostri dubbi, pace per la nostra paura, e riposo dopo i tediosi pesi della Vita.
Sorridi, è soltanto il girare l’angolo di una strada, mio caro, solo svoltare l’angolo.
Non piangere! Ti attenderò, mio caro, amandoti tutto il tempo: se il mio destino è di svoltare l’angolo e il tuo di attendere ancora per un poco... impara ad attendere e lavorare, con un sorriso.
Non piangere! è solo per un attimo, mio caro, solo per un attimo.
Caterine A. Miller
A Gesù Salvatore del mondo
O Gesù, Salvatore del mondo, volgi il tuo sguardo sulla mia vita ormai giunta vicina al tramonto. Stanco è il mio corpo, il mio passo è incerto e gli occhi vedono l’universo attraverso un velo sempre più denso... Mi pesano nel cuore i ricordi del passato e i miei peccati hanno lasciato numerose cicatrici, l’anima mia trema al pensiero del giudizio divino...
Ottienimi in questi ultimi miei giorni una fede viva, una speranza invincibile, una carità operosa onde la mia esistenza si consumi sempre più vicina a Te, o mio Signore.
Dammi la forza nelle prove, rassegnazione nei dolori, concedimi una agonia che mi permetta di morire con un bacio di amore e di pentimento verso te, mio redentore, onde possa anch’io salire a lodarti, per i secoli eterni. Amen.
Preghiera di San Bernardo
Oh! Voi che siete la pace, il rifugio e la consolazione dei cuori turbati, restate con noi, perché la nostra carità non si raffreddi e la luce non s’estingua nella notte, perché il giorno declina e si fa’ sera.
Già è vicina la sera della mia vita, già il mio corpo cede alla violenza del dolore; la morte mi circonda, la mia coscienza si turba ed io tremo al pensiero del vostro giudizio.
Signore, Signore, si fa sera, il giorno declina, restate con noi. Io rimetto il mio spirito nelle vostre mani, la mia salute è in voi solo, e verso voi solo si leva il mio sguardo
Restate con noi, Signore, e nell’ultima mia ora l’anima mia, liberata dal giogo delle tribolazioni e del peccato, si prepari colla preghiera e coll’amore una dolce ospitalità nel seno di Dio. Così sia.
Per una santa morte
O mio Creatore adorabile, vi chiedo la più importante di tutte le vostre grazie, cioè una santa morte. Deh! anche so ho fatto un cattivo uso della vita che mi avete donata, concedetemi di finirla nel vostro santo amore.
Che io muoia come i SS. Patriarchi, lasciando senza tristezza questa valle di Pianto per venire a godere una requie eterna nella mia vera patria.
Che io muoia come il glorioso San Giuseppe fra le braccia di Gesù e di Maria. alternando questi nomi dolcissimi che spero di benedire per tutta l’eternità. Che io muoia come la Immacolata mia Madre Maria, nella carità più pura e col desiderio di unirmi all’unico oggetto dei miei amori.
Che io muoia come Gesù sulla croce col sentimento più vivo di odio al peccato, di carità verso di Voi, o Padre celeste, e di perfetta rassegnazione nelle mie agonie.
O Padre santo, nelle vostre mani consegno l’anima mia: abbiate pietà di me. Gesù morto per me, accordatemi la grazia di morire in un atto di perfetta carità verso di voi.
Santa Maria, Madre di Dio, pregate per me, ora e nel punto della mia morte. Angelo mio custode, miei avvocati non mi abbandonate nell’ora della mia morte. S. Giuseppe, ottenetemi di morire della morte dei giusti. Così sia.
Per l’accettazione della morte
(di Sant’Alfonso de Liguori)
Accetto, o Signore, la morte e tutte le pene che l’accompagneranno; le unisco ai dolori ed alla morte di Gesù; ve le offro per onorare il vostro supremo dominio ed in soddisfazione dei miei peccati. Accettate, o Signore, il sacrificio che vi faccio della mia vita; graditelo per il gran Sacrificio che il vostro divin Figlio ha fatto di Sé stesso sull’altare della Croce. Accetto, fin da questo momento per l’ora della morte, tutto ciò che disporrete di me, e desidero di voler morire con queste parole sul labbro: Sia fatta, Signore, la tua volontà.
Vergine Santa, mia Protettrice e Madre mia, Voi siete, dopo Dio, la mia consolazione e la mia speranza, e sarete ancor tale quando giungerà la fine della mia vita. Vi scongiuro fin d’ora e v’imploro di assistermi in quell’ultimo passaggio. Non mi abbandonate in quel terribile istante; venite allora a prendere l’anima mia per presentarla al Figlio vostro. Già vi attendo e spero morire sotto la vostra protezione, steso ai vostri piedi.
San Giuseppe, San Michele Arcangelo, mio Angelo Custode, miei Santi protettori, soccorretemi in quell’ultima lotta contro i miei nemici e contro l’inferno.
E Voi, o mio Gesù, mio crocifisso Salvatore, che, per ottenere a me una buona morte, sceglieste una morte sì amara per Voi, ricordatevi in quel giorno ch’io sono una delle pecorelle riscattate col vostro Sangue. Voi solo, quando tutti della terra mi avranno abbandonato, e quando nessuno più potrà soccorrermi.
Voi solo potrete consolarmi e salvarmi. Rendetemi degno, in quell’ora suprema, di ricevervi per il viatico del mio viaggio, non permettete che io Vi perda per sempre e che mi discosti per sempre da Voi. Mio Salvatore amatissimo, accoglietemi allora nelle vostre sacre Piaghe, a cui anche adesso oso accostare le labbra. Quando renderò l’estremo respiro, voglio esalar l’anima mia nella piaga del vostro Costato, ferito d’amore, voglio che l’ultima mia parola sia: Gesù e Maria, vi rimetto il mio cuore. Così sia.
All’Eterno Padre
O Eterno Padre, che condannandoci alla morte ce ne avete occultato il momento e l’ora, fate che io, passando nella giustizia e nella santità tutti i giorni della mia vita, possa meritare di uscire da questo mondo nel vostro santo amore. Per i meriti del nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna con Voi nell’unità dello Spirito Santo. Così sia.
A Maria SS. Immacolata
O Maria concepita senza peccato, pregate per noi, che ricorriamo a voi. O rifugio dei peccatori, o Madre degli agonizzanti, non vogliate abbandonarci nell’ora della nostra morte, ma otteneteci un dolore perfetto, una sincera contrizione, il perdono dei nostri peccati.
Otteneteci pure di degnamente ricevere il SS. Viatico, e di essere corroborati dalla estrema Unzione, cosicché possiamo presentarci sicuri innanzi al trono del giusto, ma misericordioso Giudice, Dio e Redentore nostro. Così sia.
Per la salvezza nella morte
O Signore, poiché il tuo Sangue è sgorgato con abbondanza per la mia redenzione, non permettere che nell’ora della mia morte e nel giorno del giudizio io perisca con gli empi.
Mi hai riscattato col tuo Sangue, ricongiungimi con i tuoi eletti: proteggimi, feriscimi con il tuo amore. Poiché colui che ti ama veramente ne è ferito fintanto che non ti vede.
Ludolfo il Certosino XIV sec.
NELL’ORA ESTREMA
E’ nella Morte che Dio ti chiama! Sta per liberarti della scorza mortale che nascondeva la tua Anima di fuoco.
Gerard de Narval
Davanti ad un persona in agonia, mentre essa vive fra la realtà di questo mondo e quella dell’aldilà, ci si sente impotenti e si resta sconcertati.
Per comprendere meglio l’agonia è bene ricordare che tutto nella vita procede in modo progressivo. Mentre il neonato impiega del tempo per ambientarsi così pure il moribondo sente che, ora dopo ora, i suoi sensi diventano sempre più deboli e nello stesso tempo diventa sempre più ricettivo al mondo psichico al punto che alcune persone in punto di morte hanno affermato, e con ragione, di percepire la presenza di suoi parenti, deceduti in precedenza, riuniti intorno al suo letto.
Alcune persone molto sensibili hanno raccontato che, oltre ai parenti ed agli amici deceduti, spesso sono anche presenti degli esseri di luce che cercano di tranquillizzare il moribondo ed aiutarlo a passare nel mondo dell’aldilà. Questo fatto viene confermato dalla Chiesa che consiglia di invocare i Santi e le potenze celesti affinché vengano ad assistere il moribondo.
E’ assai importante che la stanza dove giace il moribondo sia arieggiata spesso, Questo torna a vantaggio dei presenti e del moribondo che può farsi una riserva di energia da usare nel suo cammino post-mortem.
Sarebbe una buona cosa porre un recipiente d’acqua sotto il letto o sul comodino del moribondo, in questo modo verrebbero raccolte dall’acqua le energie negative causate dalla sofferenza dell’agonizzante e dalle persone che lo assistono. Ricordarsi di cambiare l’acqua al mattino ed alla sera. Sarebbe anche altamente consigliabile che vi sia un crocefisso sul comodino o appeso alla parete.
Per un moribondo
Signore, Padre di misericordia, Dio di ogni consolazione, nell’immensità del tuo amore volgi lo sguardo a questo tuo fedele nel suo dolore. Per la passione e morte del tuo Figlio unigenito, donagli la grazia del perdono, perché nel passaggio da questa vita trovi in Te il giudice benigno e lavato da ogni macchia nel Sangue di Cristo, possa entrare nella vita eterna.
O clementissima Vergine, Madre di Dio, consolatrice dei sofferenti, raccomanda al tuo Figlio divino questo fedele. Confortato dal tuo materno intervento, non tema le angosce della morte, ma entri lietamente, da te guidato, nella desiderata patria del cielo.
A te ricorro, o San Giuseppe, patrono dei morenti, al cui transito assistettero Gesù e Maria. Per l’amore che portasti loro, ti prego per questo fedele. Amen.
LA VEGLIA AL DEFUNTO
Il nostri Congiunti, però, non li perdiamo, ma soltanto ci precedono, ed un vincolo di religione ci unisce ad essi. Non vi rattristate per Coloro che dormono in pace: il Sangue di Gesù è la nostra speranza ed è salvezza per la vita eterna.
S. Gaspare del Bufalo
I tre giorni che seguono il trapasso sono molto importanti per colui che ha deposto le sue spoglie mortali. Per aiutarlo in questo periodo è bene seguire le seguenti regole:
1. Riportare il defunto nella sua casa, questo gli permette di sentirsi a suo agio ed evitare le energie di un luogo in cui, magari, si sono avvicendati numerosi defunti ed i loro familiari carichi di tristezza e dolore.
2. Allontanare i curiosi ed ammettere nella stanza solo coloro che portano al defunto: pace, amore, ed armonia.
3. Evitare qualsiasi tipo di discussione in sua presenza.
4. Disporre nelle vicinanze del defunto un tavolo coperto da una tovaglia bianca. Sulla tavola disporre un crocifisso posto in piedi al centro di due lumini (o candele) sempre accesi. Sempre sulla tavola porre un recipiente contenente acqua. Coloro che lo desiderano potranno intingere il pollice destro in quest’acqua e tracciare un segno di croce sulla fronte del defunto recitando un breve formula del tipo: " Scenda su di te la benedizione del Signore. Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo ".
5. Nei tre giorni in cui il defunto viene esposto è bene che non sia mai lasciato solo. I parenti e gli amici possono darsi il cambio in modo che il defunto sia sempre vegliato da almeno due persone. Questa presenza genera un campo energetico, che risulta favorevole al defunto, e costituisce una valida protezione contro i disturbi eventualmente causati da basse entità dei piani invisibili.
6. Le persone che vegliano il corpo del defunto dovrebbero restare in silenzio e pregare. Questo crea nella stanza un’atmosfera che aiuta il defunto a livello psichico ed energetico. Più aiuto egli riceverà in tal senso e meglio potrà affrontare la sua nuova vita.
7. Mentre coloro che vegliano recitano le preghiere è bene che chiudano gli occhi e visualizzino il defunto luminoso ed irradiante una luce potente. Le preghiere dovrebbero essere principalmente dirette alla Beata Vergine Maria che assiste i defunti in modo del tutto speciale.
Per questo motivo è altamente consigliabile la recita del santo Rosario ad alta voce. Le decine del Rosario possono essere intercalate da opportune letture e preghiere. In questo caso al posto del Gloria si recita "L’eterno riposo...".
L’ultimo saluto
Quando sembra imminente il momento della morte, uno dei presenti può recitare, secondo le disposizioni spirituali del moribondo, l’orazione seguente:
" Parti, anima cristiana, da questo mondo, nel nome di Dio Padre onnipotente che ti ha creato, nel nome di Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che è morto per te sulla croce, nel nome dello Spirito Santo, che ti è stato dato in dono; la tua dimora sia oggi nella pace della santa Gerusalemme, con la Vergine Maria, Madre di Dio, con San Giuseppe, con tutti gli Angeli e i Santi.
Ti raccomando, fratello carissimo, a Dio onnipotente: ti affido a Lui come sua creatura perché tu possa tornare al tuo Creatore, che ti ha formato dalla polvere della terra. Quando lascerai questa vita, ti venga incontro la Vergine Maria con gli Angeli e i Santi.
Venga a liberarti Cristo Signore, che per te ha dato tutto il suo Sangue: venga a liberarti Cristo Signore, che per te è morto sulla croce; ti accolga in Paradiso Cristo Signore, Figlio del Dio Vivo.
Egli, divino Pastore, ti riconosca tra le pecorelle del suo gregge, assolva tutti i tuoi peccati e ti riceva tra gli eletti nel suo regno ".
Mite e festoso ti appaia il volto di Cristo e possa tu contemplarlo per tutti i secoli in eterno. Amen.
Quindi si invoca la SS. Vergine Maria, la Madre dei morenti, recitando l’Ave Maria e la Salve Regina.
IL RITO DEL COMMIATO
So che la tomba che si chiude sui morti si apre sul firmamento; e quello che noi quaggiù consideriamo la fine è il principio.
Victor Hugo
Il giorno della morte, per il cristiano, chiude la sua vita terrena, cominciata con il Battesimo, in quanto " se ne parte dal suo corpo per andare ad abitare presso il Signore " (2 Cor 5,8).
La Chiesa, che lo ha seguito sacramen-talmente nel suo pellegrinaggio terreno, ora offre la sua anima al Padre e consegna alla terra il seme del corpo che risusciterà nella gloria. Come dice S. Paolo " il corpo è seminato corruttibile e risorgerà incorruttibile, è seminato debole, e resuscita potente " (1 Cor 15,42-44).
Le esequie cristiane mirano ad esprimere la comunione della Chiesa con il defunto ed a farvi partecipare la comunità riunita. Possono essere celebrate in casa, in chiesa o al cimitero. La scelta viene fatto secondo le consuetudini del luogo.
Le esequie comprendono quattro momenti principali:
I. L’accoglienza della comunità raccolta in preghiera. In questa occasione il Sacerdote pronuncerà " parole di vita eterna ".
II. La Liturgia della Parola, in cui alcuni passi scelti cercheranno di illuminare l’assemblea presente sul mistero della morte cristiana alla luce di Cristo risorto.
III. Il Sacrificio eucaristico. Questo sacramento è il cuore della realtà pasquale della morte cristiana, e permette alla Chiesa di chiedere che a questo suo figlio siano perdonati i peccati, sia liberato dalle loro conseguenze ed infine sia ammesso nella casa del Padre. Partecipando alla santa Eucarestia i fedeli presenti e la famiglia del defunto, imparano a vivere in comunione con colui che " si è addormentato nel Signore ", iniziando a pregare con lui e per lui.
IV. Il commiato. Con questo addio (" a-Dio ") la Chiesa lo raccomanda al Padre prima che il suo corpo sia portato alla sepoltura. Non è un estremo addio, quello che i cristiani rivolgono ai loro defunti, ma un saluto augurale per l’incontro certo e definitivo in Cristo.
Mentre da vivi, ci si sente separati gli uni dagli altri, da morti non lo saremo più poiché noi tutti percorreremo la medesima strada. Non saremo mai separati, perché andremo tutti verso il Cristo per unirci a Lui.
LA VISITA AL CIMITERO
Oh! Voi non siete morti, anche se le vostre ceneri riposano sotto la terra: voi vivete in Cielo accanto al vostro Creatore e la polvere che avete lasciato quaggiù è solo un ricordo per coloro che vi hanno amati su questa terra e che vi raggiungeranno nell’eternità.
Preghiera ebraica
Il cimitero è il luogo dove riposano i fedeli defunti, pertanto è degno di rispetto e di venerazione. Entrando nel cimitero fare il segno della Croce e recitare la seguente preghiera:
" Ecco il luogo dove vanno a finire tutte le vanità della terra. Ecco a che si riduce la gioventù, l’allegria, la speranza... Qui finisce il povero, qui finisce il ricco... Tutto è silenzio di morte. Ecco la croce in mezzo a quelle tombe, trionfo della redenzione! Beati quelli che in vita si strinsero ad essa. Quella croce tinta del Sangue di Gesù, si quella sola li salverà.
Signore, benedite tutti questi poveri morti, mentre essi col loro silenzio predicano la vostra onnipotenza. Colle preghiere, colle lagrime dei parenti e degli amici vi domandano perdono e pace. Ebbene, prostrata su queste fredde zolle che coprono i miei cari, vi prego anch’io, o Signore, abbiatene pietà e donate loro l’eterno riposo. Amen ".
- Pater, Ave e Requiem aeternam...
IL SUFFRAGIO AI DEFUNTI
Il nostri Congiunti, però, non li perdiamo, ma soltanto ci precedono, ed un vincolo di religione ci unisce ad essi. Non vi rattristate per Coloro che dormono in pace: il Sangue di Gesù è la nostra speranza ed è salvezza per la vita eterna.
S. Gaspare del Bufalo
Con la parola "suffragio" si indica l’aiuto che i viventi possono dare alle anime di coloro che soffrono nel Purgatorio. Le nostre preghiere per i defunti possono infatti dar loro un grande aiuto. Diceva S. Giovanni Crisostomo: " Bisogna soccorrere i defunti non con le lacrime, ma con le preghiere, le elemosine e la carità ".
Anche S. Agostino sottolinea la grande importanza delle preghiere per i defunti dicendo: " Una lacrima per i defunti evapora, un fiore sulla tomba appassisce, una preghiera, invece, arriva fino al cuore dell’altissimo ".
Preghiera di S. Ambrogio
O Signore, accorda a N... il riposo che hai preparato per i Santi. Io l’amavo e non lo lascierò finché per le preghiere non sarà ricevuto lassù, sul monte santo di Dio, dove lo chiamano i cari che l’anno preceduto.
Per un defunto
O Dio, che ci hai resi partecipi del mistero del Cristo crocifisso e risorto per la nostra salvezza, fa’ che il nostro fratello N..., liberato (la nostra sorella ... liberata) dai vincoli della morte, sia unito alla comunità dei Santi nella Pasqua eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Per una vedova
O Padre delle misericordie, o Dio d’ogni consolazione, ora io posso con la maggior fiducia rivolgermi a voi, che vi prendete cura speciale dei tribolati e derelitti. Deh! caro Padre, caldamente vi prego assistetemi, vedova infelice; assistete gli orfani miei figli.
Fate che anelando al vostro regno e alla vostra giustizia, sempre viviamo in essa, sicuri che del resto ci provvederete colla vostra infinita bontà.
Giusto Iddio! Voi toglieste a me lo sposo, ai figli il padre. Tutto voi ordinaste per il meglio: adoro i vostri decreti ed umiliata ad essi mi sottometto. Ora potrò con cuore indiviso servirvi e più strettamente unirmi a voi. Prima dovevo piacere anche allo sposo, ora dovrò piacere a voi soltanto.
Si, vi amerò con tutta l’anima e farò ogni sforzo perché vi amino anche i miei figlioli. Ma voi ravvivate sempre più in essi, e in me, il vostro santo amore, affinché possiamo tutti cantare in cielo le vostre misericordie. Così sia.
Per i genitori defunti
O Dio, che ci comandi di onorare il padre e la madre, apri le braccia della tua misericordia ai miei (nostri) genitori defunti: perdona i loro peccati, e fa’ che un giorno possa (possiamo) rivederli con gioia nella luce della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Per la morte di un figlio
O mio Salvatore, che avete sofferto per amor mio tutti i dolori della Passione, fino alla morte più crudele, io non rifiuto, per quanto mi costi, di prender parte al vostro calice di amarezze: vi offro il mio cuore straziato, ma sottomesso.
Voi m’avevate dato in quel fanciullo così teneramente amato, la più dolce felicità del mondo; ma accetto, per quanto mi è dato nella desolazione in cui mi trovo, la condanna con la quale me lo avete tolto. Sì, mio Dio, mio Creatore, Padrone di tutte le cose, io mi sforzo col vostro servo Giobbe, di benedire la vostra santa mano in questa prova, ed abbandonarmi interamente e senza riserva alla vostra santa volontà che non voglio né vorrò mai chiamare crudele.
O mio Consolatore! voi non condannerete le lagrime d’una madre, voi che avete pianto sopra un amico! Non permettete però che mi sfugga, nel dolore, una sola parola che possa spiacervi. Io detesto fin d’ora ogni lamento, perfino ogni pensiero che non sia conforme alla sottomissione cristiana e assoluta che io debbo al mio Dio.
Datemi la forza di essere sempre attenta al benessere di coloro che mi circondano, vigilante per trattenere la mia immaginazione quando il dolore la svia, e coraggiosa per rialzare l’animo abbattuto. Vergine Santa e Madre dei dolori! unisco il mio dolore al vostro: apritemi il vostro cuore, rifugio e modello delle madri desolate: ed ottenetemi con le vostre preghiere, che io accetti come voi la spada che mi ha trafitto il cuore, resti coraggiosa ai piedi della croce e là io viva e muoia sottomessa e rassegnata. Amen.
Preghiera per le SS. Anime
Questa è la preghiera che S. Bonaventura ha scritto per dare il suffragio alle anime del Purgatorio tramite l’aiuto misericordioso della B. V. Maria.
Santa Maria, Madre di Dio, consolatrice degli afflitti e soccorso dei cristiani, dolce Vergine, Madre del nostro Salvatore Gesù e di tutti i fedeli, voi che siete pure la Madre di tutte le povere anime che tanto soffrono nel Purgatorio, io imploro con confidenza l’immensa bontà del vostro Cuore, e vi prego d’intercedere presso il vostro divin Figlio, affinché pei meriti del suo santo Sacrificio, le anime che sono punite e purificate col fuoco del dolore, come l’oro nel crogiuolo, ottengano il sollievo e la liberazione alla quale aspirano. Così sia.
Per tutti i defunti
Amabilissimo Gesù, umilmente ti prego d’offrire tu stesso all’Eterno Padre, per le anime sante del Purgatorio, il Sangue Preziosissimo scaturito dalle piaghe del tuo Corpo adorabile nella tua agonia e nella tua morte. Ed anche tu, addolorata Vergine Maria, presentagli con la dolorosa Passione del tuo Figlio diletto, tutti i dolori sofferti nel tuo cuore affinché esse ottengano refrigerio e libere dai loro tormenti cantino in eterno nel cielo le divine misericordie. Amen.
S. Peml
De Profundis (Salmo 129)
Il De Profundis è una preghiera è adatta per aiutare tutti i defunti, anche coloro che sono morti senza il conforto dei Sacramenti.
Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
L’anima mia spera nel Signore.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore. Io spero nel Signore, l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia spera nel Signore.
L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora. Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia, e grande presso di lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
L’anima mia spera nel Signore.
BIBLIOGRAFIA
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La Palma Celeste,
Tipografia A. Zanaboni (MI), 1857.
Giuseppe Riva,
Manuale di Filotea,
Istituto Italiano d’Arti grafiche,
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P. Giovanni
Rizzi, La Giovinetta divota,
Tipografia Emiliana G.B. Monaumi, 1899
P. Fulgenzio
del Piano, Tutto con Me,
Tipografia Santa Lega Eucaristica (MI), 1908.
S. Alfonso Maria
de Liguori, Le Massime Eterne,
Casa Editrice Liturgica (VI), 1925.
Sac. Giovanni
Susat, La Madre Cristiana,
Scuola Tipografica Artigianelli (TN), 1928.
Nel Sangue
dell’Agnello, Primavera Missionaria,
piazza San Paolo 4, 00041 Albano Laziale (Roma), 1985.
John C. Seville,
Be of good cheer,
Forward Movement Pubblications,
412 Sycamore Street,
Cincinnati, Ohio, 45202, UA., 1980.
Tramonto
Sereno, Sacerdoti del Sacro Cuore,
70031 C.da Barbadangelo Andria (BA), 1984.
Catechismo
della Chiesa Cattolica,
Libreria Editrice Vaticana, 1992.
VIP ViviamoInPositivo |
Sito Internet: http://www.viviamoinpositivo.org - E-mail: viviamoinpositivo@gmail.com |