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Uniti per crescere insieme |
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Programmazione neurolinguistica |
La PNL, Programmazione NeuroLinguistica individua tre modalità principali secondo cui opera il cervello umano. Bandler, il suo creatore, ha cominciato ad esplorare quelle che lui chiama le 'submodalità', cioè le diverse modalità che caratterizzano la rappresentazione all'interno di una data modalità principale.
Le modalità principali attraverso cui opera il cervello sono tre: visiva, auditiva e cenestesica. Bandler ha individuato delle submodalità a seconda del variare di alcuni parametri nella presentazione. Ad esempio, alcune delle submodalità visive sono: la luminosità, il colore, le dimensioni, la distanza, la collocazione spaziale, la nitidezza, il rapporto fugura-sfondo, ecc.
L'autore ha studiato a fondo come utilizzare le submodalità per produrre cambiamenti sostanziali nel modo in cui ogni soggetto vive un'esperienza e quindi nel suo comportamento.
I metodi di applicazione della PNL sono molto rapidi e ottengono il cambiamento desiderato dalla persona che si sottopone alla terapia.
Partiamo da presupposto che ogni stato d'animo lo abbiamo
creato noi. Le emozioni non "accadono", una depressione non accade, non
la si prende la si crea mediante specifiche azioni mentali e fisiche. Per
essere depressi bisogna "vedere" la propria esistenza in un certo modo specifico,
bisogna dirsi certe cose con un "tono di voce" appropriato, bisogna respirare
in un dato modo e prendere un determinato atteggiamento fisico. Per esempio
se desiderate essere depressi un atteggiamento utile potrà essere quello di
camminare curvi e a testa bassa, parlare con un tono di voce triste o immaginare
le cose peggiori, bere alcolici, mangiare male, ecc.
Per creare la depressione occorre un certo sforzo, anzi un duro lavoro. Alcuni
la creano per ricavarne vantaggi quali attenzione da parte degli altri, simpatia,
amore, ecc.
Allo stesso modo come si è creata la depressione, si può creare uno stato di compassione, immaginare mentalmente ciò che porta a quel sentimento, cambiare il tono del dialogo interno con se stessi, adottare atteggiamenti corporei adatti, la modalità di respirazione specifica ed ecco che si può arrivare a provare la compassione.
Ogni stato d'animo lo si può creare e lo si può si può modificare, in quanto lo abbiamo costruito noi. Per farlo possiamo immaginarci registi cinematografici al lavoro che per raggiungere un certo risultato manipoliamo ciò che si vede e si sente. Aumenta il volume del sonoro per spaventare. Manipola la colonna sonora per commuovere, le luci e tutto ciò che serve ad ottenere quel particolare effetto. Il nostro cervello lo possiamo manipolare con la stessa abilità.
Ci sono stati d'animo quali amore, fiducia in se stessi, forza interiore, gioia, estasi che danno il via al potere personale. Ed altri stati d'animo paralizzanti quali: confusione, depressione, paura, ansia, tristezza, frustrazione che ci rendono impotenti.
Il nostro comportamento è il risultato dello stato d'animo in cui ci troviamo. Gran parte degli stati d'animo si verificano senza che da parte nostra ci sia un controllo conscio. Vediamo qualcosa e reagiamo sentendoci in un certo stato d'animo. La differenza tra chi ha successo e chi fallisce è che chi ha successo riesce sempre a mettersi in uno stato d'animo positivo che gli dà la forza necessaria per raggiungere le sue mete e chi fallisce non lo fa. Quasi tutto ciò che la gente desidera è collegato ad uno stato d'animo (amore, gioia, soldi, serenità).
La capacità di governare la propria vita è la capacità di sapere come dirigere e gestire i propri stati d'animo.
Le componenti che determinano uno stato d'animo sono due, la prima è costituita dalle vostre rappresentazioni interne, la seconda dall'uso della vostra fisiologia.
Ad esempio: come trattate vostra moglie o marito quando tornano
a casa dopo un forte ritardo?
Se avete pensato ad un incidente, quando arriverà lo accoglierete con un sospiro
di sollievo, abbracciandolo stretto e chiedendogli quel che è accaduto. Ma
se invece vi figuravate il vostro amato bene impegnato in una relazione clandestina,
o se vi ripetete più volte che è in ritardo perché non gliene importa niente
dei vostri sentimenti e del vostro tempo, quando arriverà gli riserverete
tutt'altra accoglienza quale risultato del vostro stato d'animo.
Che cosa porta una persona a raffigurarsi le cose partendo da uno stato d'animo di preoccupazione, sfiducia, ira?
Ci sono molti fattori che intervengono: possono essere imitazioni di modelli familiari, situazioni del passato. Le nostre credenze, i nostri atteggiamenti, valori ed esperienze condizionano le rappresentazioni interne che ci facciamo.
C'è un altro fattore importante del nostro modo di percepire e rappresentarci il mondo: la nostra fisiologia: la tensione muscolare, ciò che mangiamo, il modo di respirare, hanno un'incidenza enorme sul nostro stato d'animo. L'esperienza interna e quella fisiologica influiscono l'una sull'altra. Quindi cambiamenti di stati d'animo implicano cambiamenti di rappresentazioni interne e di fisiologia. Quando siete fisicamente vibranti e vivi fisicamente non percepite forse il mondo in maniera diversa da quando state male o siete sfiniti?
Quindi se per controllare il nostro comportamento dobbiamo controllare e dirigere i nostri stati d'animo, per controllare questi ultimi dobbiamo controllare e dirigere le nostre rappresentazioni interne e la nostra fisiologia.
Di sensi ce ne sono cinque: gusto, olfatto, vista, udito e tatto, che chiameremo senso cinestesico, ovvero del movimento. Gran parte delle decisioni che influenzano il nostro comportamento le prendiamo usando principalmente solo tre di questi sensi: i sistemi visivo, uditivo e cinestesico. Questi tre sensi trasmettono al cervello stimoli esterni.
Tramite i processi di generalizzazione, distorsione e soppressione, il cervello capta questi segnali, li filtra e li trasforma in rappresentazioni interne. Quindi le nostre rappresentazioni interne, le nostre esperienze degli eventi, non sono quello che è esattamente accaduto, ma una nostra personale ripresentazione.
La mente conscia non è in grado di utilizzare tutti i segnali che le vengono inviati (impazziremmo se dovessimo ricavare un senso dalle migliaia di stimoli), ragion per cui il cervello filtra e immagazzina le informazioni di cui ha bisogno o si aspetta di avere bisogno più tardi, e permette alla mente conscia di ignorare il resto. Il processo di filtraggio spiega l'enorme gamma delle percezioni umane (due individui possono aver assistito allo stesso incidente e fornire resoconti diversi, uno ha dato maggiore attenzione alle percezioni visive, l'atro a quelle uditive).
Ricordate che "La mappa non è il territorio", una carta geografica non è il territorio che rappresenta ma, se è esatta, ha la struttura simile a quella del territorio e ciò ne giustifica l'utilità. Per noi questo vuol dire che la nostra rappresentazione interna non è l'esatta riproduzione dell'evento, ma è solo un'interpretazione filtrata, attraverso specifiche credenze, atteggiamenti e valori personali.
Nulla è intrinsecamente buono o cattivo, il valore è come ce lo rappresentiamo.
La chiave per ottenere i risultati che desideriamo consiste nel rappresentarsi le cose in modo da porsi in uno stato a tal punto produttivo da avere la potenzialità di compiere azioni del tipo e della qualità che assicurano i risultati desiderati.
Le persone di successo si raffigurano il mondo come un luogo
in cui possono produrre tutti i risultati che maggiormente desiderano. Se
non dirigiamo consciamente le nostre menti e i nostri stati d'animo potremmo
avere risultati disastrosi ci lasceremo influenzare dalle persone, dagli ambienti,
dalla TV ecc.). Quindi è importante sapere giorno per giorno come rappresentiamo
le cose a noi stessi.
Siamo noi che diamo al nostro cervello la strategia da seguire, quindi è importante
concentrarci su ciò che vogliamo e dimenticare ciò che non vogliamo.
Se di continuo ci si concentra sulle difficoltà della vita, sui suoi aspetti negativi o su tutte le possibili difficoltà, ci si mette in uno stato d'animo che sosterrà quel comportamento e quei risultati. Ricordate che il vostro comportamento è il risultato dei vostri stati d'animo e che questi sono i risultati delle vostre rappresentazioni interne e della vostra fisiologia e possono essere cambiate in pochi istanti.
Se siete stati gelosi ciò significa che vi siete rappresentati le cose in modo da creare quello stato d'animo. Cambiando la rappresentazione potete produrre stati d'animo e quindi comportamenti diversi. Se vi raffigurate il vostro compagno che vi tradisce ben presto vi troverete in uno stato di ira e di stizza. Non dimenticate che non avete le prove che così stanno le cose, ma che sperimentate nel vostro corpo che è come se così fossero, per cui quando vedrete il vostro compagno sarete sospettosi e rabbiosi. In uno stato del genere come tratterete la persona che amate? Di solito non molto bene, potrà capitarvi di aggredirla verbalmente oppure di sentirvi male dentro e creare qualche altro comportamento ritorsivo. Ricordate che la persona che amate può non avere commesso nulla, ma il vostro comportamento le farà desiderare di essere con qualcun altro.
Potreste cambiare le vostre immagini negative e pensare al vostro compagno che fa l'amore con voi, questo creerà uno stato d'animo che quando il vostro compagno tornerà a casa si sentirà desiderato e aumenterete il suo desiderio di stare con voi. Possono esserci casi in cui il vostro compagno/a fa quello che vi immaginate, ma perché sprecare emozioni fino a che non ne avete la certezza?
Se produciamo segnali visivi, uditivi e cinestesici di ciò che vogliamo, potremo ottenere sorprendenti risultati positivi in ogni situazione. Il tipo di comportamento che gli individui producono è il risultato dello stato d'animo in cui si trovano. Quello stato d'animo è stato creato dal loro modello del mondo.
Richard
Bandler, John Grinder - La Ristrutturazione - Ed. Astrolabio
Richard Bandler, John
Grinder - La Struttura della Magia - Ed. Astrolabio
Richard Bandler, Will
MacDonald - Guida per l'esperto alle Submodalità - Ed. Astrolabio
Richard Bandler - Usare
il Cervello per cambiare - Ed. Astrolabio
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