Lettera Nº 19: La Relazione d’amore - La relazione con noi stessi (I)

(Inviata il 2 giugno 2000)

 

Sezione 2 – La relazione con noi stessi

Introduzione

In questa parte trattiamo la prima relazione d’amore: quella con noi stessi. Prima di poterci donare all’amore e prima di accettare l’amore dobbiamo imparare ad amarci. Siamo la persona con la quale trascorriamo più tempo insieme! Ogni parte di noi è permeata dell’amore divino di nostro Padre, ogni parte di noi è santa ed innocente. Dobbiamo lavorare per riscoprire il nostro vero Essere, in modo da concederci rispetto, accettazione e dignità. Il nostro corpo è semplicemente il tempio del nostro spirito, accettiamo quindi la nostra vera bellezza e portiamola alla luce.

Lavora con una scheda al giorno. Il primo giorno esegui l’esercizio “base” e il secondo giorno l’esercizio “approfondimento”. Alcuni esercizi di questa sezione ti si suggerisce di farli in un giorno di festa, quindi decidi il piano di lavoro leggendo gli esercizi (senza svolgerli) in anticipo, per poter programmare le tue giornate.

Scheda numero 5 – La relazione con noi stessi - "l’aquila"

L’aquila è il simbolo della grande liberazione, della grandezza divina in noi e della scoperta della nostra libertà interiore.

Spalanco le mie ali all’Immenso

e m’inoltro nella profondità

della mia anima.

 

Meditazione

Oggi apro le mie immense ali e volo libero, oltre ogni limite, al

di là del mio corpo, oltre il cielo e le stelle, oltre il Sole e

la Luna, al di là della materia fino al mio spirito divino.

Scheda n. 5 - La relazione con noi stessi - Base

Parte prima:

a.. Prendi il quaderno e scrivi tutti i pregi che riconosci a te stesso/a (evita di scrivere i difetti).

b.. Apri il tuo armadio e scegli l’abbigliamento che più ti piace, indossalo; vai davanti allo specchio, pettinati, sistemati al meglio e quindi, guardandoti negli occhi, riflesso nello specchio, ripetiti tutti i tuoi pregi come se stessi parlando ad un amico, aggiungendo il tuo nome. Ad esempio: “…[Tuo nome], sei un ottimo guidatore”. “[Tuo nome], sei gentile”, “…[Tuo nome], hai senso dell’umorismo”, ecc.

c.. Quando hai terminato, fatti un bel sorriso allo specchio e ripetiti più volte: “…[Tuo nome], ti accetto, sei splendido/a, …”

Parte seconda:

a.. Spesso, più volte durante il giorno pensa ai tuoi pregi e ripetiti “Sono splendido/a, mi accetto proprio così come sono”.

Dopo qualche giorno:

Scheda n. 5 - La relazione con noi stessi - Approfondimento

a.. Siediti comodo/a. Puoi mettere una musica rilassante, concediti un po’ di tempo tutto per te. Accendi una candela, un incenso, versati la tua bevanda preferita.

b.. Prendi quattro fogli di carta, sul primo foglio scrivi:

“ODIO” ed elenca tutte le cose che non accetti e non sopporti di te stesso/a e/o di cui ti senti in colpa, ad esempio: “Odio essere così sensibile; odio non sentirmi abbastanza bello/a; odio non sapere fare niente e non sentirmi all’altezza delle situazioni; odio il mio mal di testa, il mio mal di schiena, il mio peso, il mio naso, la mia altezza; …”. Cerca di essere sincero/a e dettagliato/a.

c.. Sul secondo foglio scrivi: PERDONO. Ad esempio scrivi:

“Io …[tuo nome] mi perdono completamente per: sentirmi sempre in colpa verso mia madre (mio padre, i miei figli, amici ecc.), per il mio costante mal di testa (mal di schiena, …), per aver fatto subire a me stesso/a dolori fisici e morali, perché non mi accetto, perché non mi sento bello/a, …”. Potrai usare la lista delle cose che hai scritto nella lista “odio” per perdonarti di tutto quello che non sopporti di te.

d.. Sul terzo foglio scrivi: “ABBANDONO” e scrivi tutte le cose che non ti piacciono di te e che vuoi “abbandonare”, ad esempio:

“Abbandono: il vizio del fumo; il peso eccessivo; la collera; la gelosia; l’invidia; la debolezza; la disattenzione; la paura delle relazioni; la timidezza, …”.

e.. Quando hai terminato brucia le liste “odio” e “abbandono” e, mentre lo fai, senti che per te sta iniziando un momento di grande cambiamento e che hai intrapreso la strada verso la felicità.