Lettera Nº 7: La Visualizzazione creativa

(Inviata il 3 marzo 2000)

 

Carissimi amici,

proseguiamo con il lavoro sull’autostima utilizzando il metodo della <Visualizzazione creativa>.

Ricordo alla Lista VIP che potrete inviare le vostre domande, inerenti all’argomento trattato a:

vip.torino@libero.it.

Buon lavoro!

Marilù

SOMMARIO

§         LA VISUALIZZAZIONE CREATIVA

§         Un paradosso spirituale

§         USARE LA VISUALIZZAZIONE CREATIVA

§         La prosperità

§         Accettare il proprio bene

§         Meditazione per creare il proprio bene

§         Affermazioni di autostima

Un "paradosso" spirituale

Talvolta le persone che hanno studiano la filosofia orientale o si trovano su un certo sentiero di crescita della coscienza provano una certa esitazione a usare la visualizzazione creativa quando ne sentono parlare per la prima volta. Il loro conflitto è dovuto a un apparente paradosso che vedono tra l’idea di “essere qui e adesso”, di rinunciare all’attaccamento e ai desiderio, e l’idea di stabilire degli obiettivi e creare quello che si desidera nella vita.

Dico apparente paradosso perché nella realtà non c’è contraddizione tra i due insegnamenti quando li si comprende ad un livello più profondo: sono entrambi principi importanti, da comprendere e vivere se si vuole diventare persone consapevoli. Per spiegare come non siano in contraddizione, vi esporrò il mio punto di vista sul processo di “crescita interiore”.

La maggior pare degli individui nella nostra cultura è ormai tagliata fuori dalla consapevolezza della loro vera identità. Hanno perso temporaneamente il loro collegamento cosciente con il Sé superiore e quindi anche il senso del loro potere personale e della responsabilità riguardo alla loro vita. In un certo senso interiore, si sentono privi di speranza: hanno la sensazione fondamentale di essere impotenti a cambiare in modo effettivo il loro modo di vivere o il mondo. Questo senso di impotenza interiore provoca in loro una compensazione eccessiva, spingendoli a stringere i denti e a lottare duramente, per conquistarsi un certo grado di potere o controllo nel loro mondo.

La maggior parte della gente finisce quindi per essere molto condizionata dai propri obiettivi; sviluppa un forte <attaccamento emotivo> verso le cose e le persone del mondo esterno che ritiene necessarie per la propria felicità. Sente che le “manca” qualcosa interiormente e diventa tesa, ansiosa, stressata, nel continuo tentativo di colmare questa mancanza, di manipolare il mondo esterno per ottenere ciò che desidera.

Questo è lo stato d’animo in cui la maggior parte. della gente prova la necessità di stabilire degli obiettivi e cerca di creare qualcosa nella propria vita e, purtroppo, da questo livello di coscienza, la cosa non funziona affatto... ci si creano tanti di quegli ostacoli da rendere impossibile qualsiasi successo, oppure si riesce a raggiungere i propri obiettivi solo per scoprire che non danno affatto la felicità interiore.

È a questo punto, quando ci rendiamo conto di questo dilemma, che inizia per noi l’apertura verso una via spirituale. Comprendiamo che semplicemente «deve esserci qualcosa di più nella vita» e ci mettiamo alla sua ricerca.

Nel corso di questa ricerca possiamo attraversare esperienze e processi diversi, ma alla fine riusciremo gradualmente a ritrovare noi stessi.

Ritorniamo cioè a sperimentare la nostra essenza spirituale, l’energia universale che è in tutti noi. Questa esperienza ci fa finalmente recuperare il nostro potere spirituale e il vuoto dentro di noi viene riempito dall’interno.

E ora torniamo al nostro presunto paradosso. Quando cominciate a uscire da questa condizione di vuoto, di affanno, di manipolazione degli altri, la prima e principale lezione che dovete, imparare è semplicemente “lasciar andare le cose”.

Dovete rilassarvi, smettere di lottare, smettere di stringere i denti, smettere di manipolare cose e persone per cercare di ottenere ciò che volete e di cui avete bisogno; in pratica, smettere di darvi troppo da “fare” e sperimentare, almeno per un po’, il fatto di “essere”.

Se lo farete, scoprirete improvvisamente di essere perfettamente a posto, vi sentirete benissimo, purché vi lasciate semplicemente essere, voi e il mondo, senza cercare di cambiare le cose. Si tratta dell’esperienza fondamentale dell’essere “qui e adesso” e quello che intende la filosofia buddhista quando parla di “rinuncia all’attaccamento” e il concetto cristiano del “sia fatta la volontà di Dio”. È un’esperienza altamente liberatoria, basilare in qualsiasi processo di acquisizione della consapevolezza.

Quando avrete avuto questa esperienza più e più volte, avrete aperto il canale per entrare in contatto con il vostro sé superiore, e prima o poi comincerà a fluire attraverso di voi una grande quantità di energia creativa naturale.

Comincerete a rendervi conto che siete voi stessi a creare la vostra vita e tutte le cose che vi succedono, e allora comincerete a interessarvi della possibilità di creare esperienze più soddisfacenti per voi stessi e per gli altri.

A questo punto, vorrete focalizzare la vostra energia verso obiettivi più elevati e più soddisfacenti, che rappresentano per voi la realtà in quel dato momento. Comprendete che la vita è fondamentalmente buona, generosa e spesso divertente, e che ottenere quello che davvero desiderate, senza lotta né sforzo, fa parte del vostro naturale diritto di nascita, ed è qualcosa di implicito nel semplice fatto di essere vivi. In questo momento la visualizzazione creativa può diventare uno strumento enormemente importante.

La seguente metafora chiarirà, spero, ancora meglio il concetto. Immaginiamo che la vita sia un fiume. La maggior parte delle persone resta aggrappata alla riva, timorosa di lasciarsi andare per paura di essere trascinata dalla corrente. Bisogna che a un certo momento una persona decida di lasciarsi andare, semplicemente, fiduciosa che il fiume la trasporterà in tutta sicurezza. A questo punto la persona impara a “seguire la corrente” e si sente meravigliosamente bene.

Una volta che si sia abituata a farsi portare dalla corrente del fiume, questa persona può cominciare a guardare davanti a sé per decidere il proprio percorso futuro, stabilendo dove le acque appaiono più sicure, muovendosi in modo da evitare scogli e altri ostacoli e scegliendo quale delle tante ramificazioni del fiume preferisce seguire, senza mai smettere di “farsi portare dalla corrente”.

Questa analogia ci mostra come sia possibile accettare <positivamente> la nostra vita, qui e adesso, scorrendo con il flusso delle cose, e allo stesso tempo dirigendoci coscientemente verso i nostri obiettivi, assumendoci la responsabilità di creare la nostra vita.

Ricordate inoltre che la visualizzazione creativa è uno strumento che può essere usato per qualsiasi scopo, compresa la nostra crescita spirituale. Spesso è molto utile impiegare la visualizzazione creativa per raffigurare se stessi come una persona più rilassata e aperta, che fluisce e vive nel qui e adesso, restando sempre in contatto con la propria essenza interiore.

Possiate ricevere la benedizione di ottenere tutto ciò che il vostro cuore desidera!

LA PROSPERITÀ

Una parte importantissima di tutto il processo di visualizzazione creativa consiste nello sviluppare un senso di prosperità, cioè comprendere, o diventare coscienti del fatto che l’universo è ricco e pieno di ABBONDANZA e che la vita sta effettivamente cercando di portarci quello che la nostra anima desidera davvero, spiritualmente mentalmente, emotivamente e fisicamente.

Tutto ciò che davvero volete o di cui avete veramente bisogno è qui, per chi lo chiede; occorre solo che voi <crediate> che le cose stanno effettivamente così, che lo desideriate veramente, che siate disposti ad accettarlo.

Una delle più comuni cause per cui non si ottiene ciò che si vuole è la cosiddetta «programmazione alla scarsità». Alludo a un atteggiamento, a un insieme di convinzioni riguardanti la vita, che suonano più o meno così:

§         Non ce n’è abbastanza per tutti....

§         La vita è sofferenza...

§         È immorale o egoista avere tanto quando gli altri non hanno abbastanza...

§         La vita è dura, difficile, una valle di lacrime...

§         Bisogna lavorare duro e fare sacrifici per ottenere qualsiasi cosa...

§         È più nobile e spirituale essere poveri...

 

Sono tutte idee SBAGLIATE, basate sulla scarsa comprensione del funzionamento dell’universo o sulla falsa interpretazione di alcuni importanti principi spirituali.

Queste convinzioni non fanno del bene né a voi né agli altri, ma semplicemente limitano tutti quanti noi, impedendoci di realizzare la nostra naturale condizione di prosperità e abbondanza a tutti i livelli.

Attualmente nel nostro mondo esiste per molta gente una realtà di fame e di privazioni, ma non è necessario che noi continuiamo a creare e perpetuare tale realtà.

Il fatto è che al mondo ci sono ricchezze più che sufficienti per tutti gli esseri che abitano la Terra, se siamo disposti ad aprire la nostra mente a questa possibilità e a modificare il nostro modo di usare e distribuire le risorse del mondo.

L’universo è un luogo di grande abbondanza e noi tutti siamo destinati a godere di una naturale prosperità, sia materiale che spirituale, in modo equilibrato ed armonioso nei confronti delle altre persone e della terra che ci nutre tutti.

Nell’era moderna l’umanità ha perso il collegamento con questo suo naturale stato di prosperità. L’azione combinata di tutti gli abitanti ha portato il mondo ad uno stato di grave squilibrio, in cui un numero relativamente piccolo di persone possiede molto più di ciò che e necessario e consuma le risorse naturali ad una velocità allarmante, mentre la maggioranza della popolazione subisce gravi carenze.

Siamo tutti responsabili di aver creato questa realtà e possiamo cambiarla cambiando sia il nostro modo di pensare che il nostro modo di vivere. Dobbiamo riappropriarci della nostra capacità di apprezzare e godere dei piaceri semplici della vita.

Molti di noi, che vivono nel mondo industrializzato, hanno bisogno di coltivare uno stile di vita più semplice e naturale. Abbiamo bisogno di comprendere che dopo aver soddisfatto le nostre esigenze basilari, possiamo sperimentare 1a vera ricchezza esprimendo i nostri talenti creativi in modo soddisfacente, imparando a dare e a ricevere in modo equilibrato, piuttosto che inseguendo un consumismo stravagante.

La verità su questa terra è che si tratta di un luogo infinitamente buono, bello, capace di nutrirci e sostenerci. Il “male” viene unicamente dal non comprendere questa verità. Il male (l’ignoranza) è come un’ombra, non ha vera sostanza in sé, ma è costituita semplicemente dalla mancanza di luce. Non potete far scomparire un’ombra cercando di combatterla, calpestandola, aggredendola o con qualche altra forma di resistenza fisica o emotiva. Se volete far scomparire un’ombra, dovete inondarla di luce.

Osservate il vostro sistema di convinzioni e controllate se non state limitando voi stessi con una insufficiente fiducia nella possibilità di ricchezza. Riuscite davvero, realisticamente, a immaginare voi stessi come una persona soddisfatta, realizzata, felice del proprio successo?

Siete veramente capaci di aprire gli occhi alla bontà, alla bellezza e all’abbondanza che si trovano tutt’intorno a voi? Riuscite ad immaginare questo mondo trasformato in un ambiente felice e prospero dove tutti possono fiorire?

Se non riuscire a creare un contesto psicologico in cui il mondo appare come un buon posto per viverci, un ambiente che può essere sufficiente al sostentamento di tutti, incontrerete delle difficoltà a creare quello che desiderate nella vostra vita personale.

Questo perché la natura umana è fondamentalmente portata ad amare gli altri e molti di noi non si permettono di avere ciò che desiderano, convinti che cosi facendo priverebbero altri del necessario. Dobbiamo capire, a livello profondo, che AVERE QUELLO CHE SI VUOLE NELLA VITA CONTRIBUISCE ALLO STATO GENERALE DI BENESSERE.

Accettare il proprio bene

Per poter usare la visualizzazione creativa per realizzare quello che desiderate nella vita, dovete essere disposti e capaci di <accettare il meglio che la vita ha da offrirvi>, il vostro “BENE”.

Per quanto possa sembrare strano, molte persone hanno difficoltà ad accettare la possibilità di avere quello che desiderano nella vita.

Questa difficoltà nasce da un senso basilare di indegnità che acquisiamo fin dai primi anni della nostra vita. La convinzione fondamentale suona più o meno COSÌ: “In realtà io non sono poi una persona tanto buona, amabile o degna, e quindi non merito di avere ciò che desidero”.

Questa convinzione solitamente mescolata ad altri sentimenti, spesso contraddittori come quello di essere in realtà perfettamente buoni e meritevoli. Ma se scoprite di avere qualche difficoltà a immaginarvi nelle circostanze più meravigliose possibili, o se vi passano per la mente idee come “Non potrò mai avere una cosa del genere”, oppure “Una cosa del genere non potrebbe mai succedermi”, potrebbe essere opportuno esaminare meglio l’immagine che avete di voi stessi.

L’immagine che avete di voi stessi è il modo in cui vi vedete, i sentimenti che provate verso voi stessi e si tratta spesso di un impressione complessa e sfaccettata. Dite a voi stessi: «Io ti voglio bene. Sei una persona meravigliosa. Apprezzo la tua sensibilità e la tua onestà.»

La visualizzazione creativa è un sistema meraviglioso per lavorare su qualsiasi problema fisico che sentite di avere. Per esempio, se sentite di essere sovrappeso, potete usare contemporaneamente due tecniche:

1.   Attraverso l’affermazione e l’energia di amore, cominciate a imparare ad amare ed apprezzare maggiormente voi stessi così come siete già.

2.   Attraverso la visualizzazione creativa e le affermazioni, cominciate ad immaginarvi come vorreste essere, in forma, sano e felice. Queste tecniche possono essere estremamente efficaci per effettuare cambiamenti reali.

Queste due tecniche valgono anche per lavorare su qualsiasi altro aspetto di voi stessi che non vi soddisfa pienamente. Ricordate, voi siete una persona <nuova> ad ogni nuovo istante. Ogni giorno è un nuovo giorno, un’occasione per comprendere quella persona meravigliosa, affettuosa e amabile che voi siete veramente...

Oltre a migliorare l’immagine che avete di voi stessi, è utile ripetere delle affermazioni sul desiderio di aprirsi e di accettare la bontà intrinseca dell’universo.

Per esempio:

§         Io accetto il mio bene, che scorre verso di me qui e adesso.

§         Più ricevo, più posso dare.

§         Io sono aperto a ricevere tutti i doni di questo generoso universo.

§         Ogni bene sta già venendo a me facilmente e senza sforzo (invece di “ogni bene” potete affermare quello che desiderate, come amore, prosperità, creatività, una relazione d’amore).

 

Quella che segue è una meditazione che potete fare per migliorare la stima di voi stessi e aumentare la capacità l’amore e l’energia che l’universo è pronto e disposto a far fluire verso di voi.

MEDITAZIONE PER IL CREARE PROPRIO BENE

Immaginatevi in una situazione della vita quotidiana e raffiguratevi qualcuno (una persona che conoscete, oppure un estraneo) che vi guarda con grande amore e ammirazione e vi parla di qualcosa che gli piace veramente molto in voi. Ora raffiguratevi alcune altre persone che vi raggiungono e affermano di essere d’accordo sul fatto che siete una persona davvero meravigliosa. (Se la cosa vi imbarazza, continuate lo stesso). Immaginate un numero sempre maggiore di persone che arrivano e vi contemplano con uno sguardo carico di immenso amore e rispetto.

Raffiguratevi a una parata o su un palcoscenico, con una folla osannante e plaudente: tutti vi amano e vi apprezzano. Ascoltate i loro applausi che risuonano nelle vostre orecchie. Alzatevi e fate un bell’inchino, ringraziandoli per il loro sostegno e la loro stima.

AFFERMAZIONI DI AUTISTIMA

Ecco alcune affermazioni per l'apprezzamento di voi stessi:

§         Io mi amo e accetto completamente così come- sono.

§         Non devo cercare di compiacere qualcun altro. Io piaccio a me stesso e questo è ciò che conta.

§         Io piaccio molto a me stesso quando sono in presenza di altre persone.

§         lo esprimo me stesso liberamente, pienamente e facilmente.

§         Io sono un essere pieno di forza, di amore e di creatività.