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Uniti per crescere insieme | ||||||
Enneagramma |
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Cos'è l'enneagramma I tre centri I test I tipi di personalità Consigli Bibliografia Mailing list - Iscrizione |
Tutti possediamo qualche lato oscuro che ci condiziona negativamente e che, in un certo senso, è una strategia di autodifesa scelta inconsciamente per ottenere sicurezza e soddisfazioni ed evitare dolori e fallimenti. Riconoscere il segreto predominio di queste pulsioni negative è il primo passo verso la libertà interiore. L'enneagramma, dottrina antichissima oggi riscoperta e apprezzata da teologi e psicologi, può rappresentare un mezzo efficace per acquisire la necessaria capacità di autocritica in vista di una più armonica crescita psicologica e spirituale.
Le radici dell'enneagramma (ennea: nove e gramma: lettera, punto), risalgono a più di 2000 anni fa. Venne sviluppato sul finire del Medioevo da alcune confraternite sufi. I sufi erano musulmani devoti rinuncianti (simili ai francescani), arrivavano a Dio con la preghiera e la meditazione.
L'enneagramma è una dottrina che descrive nove diversi caratteri. Ma oltre alla descrizione minuziosa delle varie caratteristiche umane, l'enneagramma conduce al cambiamento interiore ed esteriore. L'enneagramma è più di un'indagine psicologica per la conoscenza di sé, ci dà la possibilità di metterci a confronto con l'automatismo in cui viviamo inconsciamente, ci invita a prenderne coscienza e a dirigerci verso la libertà.
L'enneagramma definisce nove tipi di personalità a partire da nove 'trappole', 'passioni' o 'peccati mortali'. Si tratta dei sette peccati capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, ingordigia, lussuria e a questi si aggiungono due ulteriori 'peccati': menzogna e paura. Il termine "peccato" viene inteso come la nostra "separazione da Dio", ma anche dal nostro prossimo e da noi stessi. I "peccati" sono inasprimenti del carattere che impediscono all'energia, all'amore di Dio di fluire liberamente. Ogni "peccato" lo abbiamo scelto noi e quindi ne siamo responsabili.
Ognuno dei nove tipi di personalità comprende una classe che si estende tra poli estremi: "irredento" (immaturo, malsano) e "redento" (maturo, sano). Una persona irredenta è imprigionata in se stessa, e pensa che il suo punto di vista sia l'unico valido.
I sufi chiamavano l'enneagramma 'Il volto di Dio', essi immaginavano che nel cammino di liberazione l'uomo divenga sempre più capace di abbandonare la propria posizione per osservare la vita da un altro punto di vista. Se fossimo capaci di 'indossare tutte le nove paia di scarpe' e osservare la realtà da ognuno dei nove punti di vista, allora osserveremmo il mondo con gli occhi di Dio.
Sulla riva opposta troviamo la 'personalità redenta'. Quanto più ci avviciniamo a Dio - il centro al quale tendiamo - tanto più ci muoviamo verso la parte redenta. Un grande aiuto in questo senso è la comunità, il gruppo. Nessuno dei nove tipi è migliore o peggiore di altri, ognuno di essi ha bisogno di arrivare alla libertà e ognuno di essi ha doni unici.
Conoscendo l'enneagramma è possibile elaborare meglio i nostri rapporti e le dinamiche delle relazioni: in ambito lavorativo; tra genitori e figli; tra uomini e donne; di amicizia; di gruppo. Ma soprattutto l'enneagramma è uno strumento utilissimo per l'autoconoscenza e la consapevolezza di sé.
I nove tipi dell'enneagramma vengono segnati sulla circonferenza in senso orario e sono riuniti in gruppi di tre:
OTTO,
NOVE, UNO: gruppo degli uomini di pancia o "tipo sessuale". Essi reagiscono
in maniera immediata, spontanea e impulsiva e non filtrano con il cervello.
Gli uomini di pancia reagiscono istintivamente. Il centro del corpo che li guida
è l'apparato digerente e il plesso solare. L'orecchio e il naso sono i loro organi
di senso più sviluppati. Tutto per loro gira intorno al potere. La vita
è per loro un campo di battaglia. Spesso, inconsciamente si occupano di potere
e di giustizia. Esteriormente risultano sicuri di sé e forti, mentre interiormente
possono essere afflitti da dubbi morali su di sé.
In una situazione nuova
dicono come prima cosa: "Qui ci sono io, occupatevi di me", oppure chiedono: "Come
mai io sono qua?".
Accedono a Dio vedendolo come Padre. Riescono facilmente
nelle pratiche di meditazione.
Ssiccome seguono molti impulsi "istintivi",
parte del loro compito nella vita è di trasformare i "diversi amori" in amore.
DUE, TRE, QUATTRO: gruppo dell'uomo di cuore o "tipo sociale". L'energia
dei tipi di cuore va incontro agli altri, il loro tema sono le relazioni interpersonali.
Il cuore e i sistemi circolatori sono il loro centro del corpo. In loro sono particolarmente
sviluppati il tatto e il gusto. Tutto per loro gira intorno all'essere per gli
altri. Risulta loro difficile rimanere soli con se stessi. In una situazione nuova
chiedono: "vi piacerò?" oppure: "Con chi sto?". Vedono la vita come un compito
da svolgere. Si preoccupano del prestigio e dell'immagine (spesso inconsapevolmente).
L'aspetto positivo di tutto ciò è che hanno un senso di responsabilità sviluppato.
Tendono ad adeguarsi, a reclamare attenzione, ad essere saccenti. Vengono influenzati
da ciò che gli altri pensano di loro e ritengono spesso di sapere ciò che è bene
per gli altri. Tendono a sopprimere la loro aggressività, nascondendosi dietro
una facciata di bontà e di attività. Esteriormente risultano sicuri di sé, allegri
e armonici, interiormente però si sentono spesso vuoti, incapaci, tristi e vergognosi.
Forme di devozione legate a calore sociale e sicurezza (ad esempio comunità di
preghiera), attirano gli uomini di cuore. Essi devono imparare soprattutto a stare
soli a pregare in una maniera che non viene notata né premiata. Il loro approccio
a Dio avviene spesso attraverso un'esperienza di gruppo (Spirito Santo).
Prima
o poi però deve seguire il passo nel silenzio e nella solitudine. ("Chi non sa
rimanere solo tema la comunità", Bonhoeffer). Poiché gli uomini di cuore ritengono
di saper fare tutto da soli, risulta difficile per loro accettare la redenzione
come regalo.
Il loro compito di vita consiste nel trasformare in speranza
tutto ciò che costantemente si aspettano.
C) CINQUE, SEI SETTE: sono i tipi di testa o "tipo di autoconservazione".
Questo è un gruppo cerebrale. L'energia della testa è un'energia che si ritira
dagli altri.
Gli uomini di testa in ogni situazione per prima cosa fanno un
passo indietro per riflettere. Vengono guidati dal sistema nervoso centrale e
il loro centro sono gli occhi. In una nuova situazione per prima cosa vogliono
orientarsi, si chiedono: "Dove sono?" ovvero: "Come si combina tutto ciò?" Vedono
la vita come un enigma, un mistero. Hanno il senso dell'ordine e del dovere. Il
loro atteggiamento è di solito impassibile e concreto ("È così!"). Sembrano avere
poche esigenze e sanno lasciare spazio agli altri. All'esterno risultano spesso
chiari, convinti e capaci, interiormente però si sentono spesso isolati, confusi
e privi di senso.
Il loro approccio a Dio parte dal Figlio, nel quale Dio
si è rivelato ed è divenuto visibile. La loro vita di preghiera può sembrare arida,
astratta e semplice adempimento di un dovere, ma possono, seguendo il percorso
dei pensieri lucidi, sviluppare sentimenti caldi.
Gli uomini di testa devono
passare dal pensare al fare e il passo dall'isolamento alla comunità. ("Chi non
sa vivere nella comunità si guardi dal stare da solo", Bonhoeffer).
Il loro
compito consiste nel trasformare i loro dubbi e parziali verità in fede. Tipi
di "Pancia", di "testa" e di "cuore"
PER SENTIRMI A POSTO CON LA MIA COSCIENZA DEVO:
Segna
una X accanto alla voce in cui ti riconosci maggiormente (una sola voce):
L'IMMAGINE
CHE HO DI ME
Segna una X accanto alla voce in cui ti riconosci maggiormente (una sola voce): ·
Spirito di sacrificio; dedizione agli altri. E' un benefattore, altruista. E' molto espansivo Tende a dare buoni consigli. Se non si sente gratificato diventa piagnucoloso. e' un sentimentale. Tende a sentirsi una vittima.
NON
SOPPORTA: chi non ha "bisogno", chi è indipendente.
INFANZIA: Aveva la sensazione
di doversi rendere utile per essere notato e amato. Ha 'dovuto' occuparsi degli
altri familiari
PENSA: C'è "bisogno di me", sono troppo "utile". Non ho tempo
per me. Devo 'aiutare' gli altri
CHIEDE: Sono abbastanza buono? Sono indispensabile?
Chi ha bisogno di me?
IL PECCATO: l'Orgoglio
LA TRAPPOLA: La compiacenza
e l'adulazione
LA NAZIONE: L'Italia
È
attraente, magnetico, carismatico, accattivante. Ottimista, giovanile, esibizionista.
Produttivo, efficiente iperattivo. Camaleontico: recita se stesso
NON SOPPORTA:
L'inefficienza e il fallimento
INFANZIA: Si è sentito amato perché era "bravo"
a scuola, nello sport, ecc.
PENSA: "Devo essere bravo ed efficiente in tutto
ciò che faccio"
CHIEDE: Sono abbastanza bravo? È andata bene? Vi è piaciuto
quello che ho fatto?
IL PECCATO: La menzogna
LA TRAPPOLA: La vanità,
l'immagine
LA NAZIONE: Gli Stati Uniti
Ha
grande senso artistico, gusto del bello, senso del colore. È romantico, sognatore,
eccentrico, stravagante. Si preoccupa dell'immagine Veste in maniera stravagante
o ricercata. È malinconico. Non sa vivere nel presente, si rifugia nel passato
o sogna il futuro. Ama l'insolito, l'eccentrico, l'eccezionale Si esprime attraverso
l'arte: poeta, musicista, pittore, ceramista, fioraio, design. Non disdegna situazioni
strane, scandali, cose proibite.
NON SOPPORTA: Il brutto; lo sporco; il "normale";
l'ordinarietà.
L' INFANZIA: Ha subito perdite (un genitore; trasferimenti,
sradicamenti)
PENSA: "Devo farmi notare o nessuno si accorgerà di me"
CHIEDE: "Cosa pensate di me? Mi notate? Vi colpisco?"
Il PECCATO: L'invidia
LA TRAPPOLA: Malinconia, depressione, pulsione di morte
LA NAZIONE: La
Francia
Parla poco. È introverso. É un pensatore, ricercatore, inventore. È un buon ascoltatore. É tranquillo, amabile, cortese, gentile. É poco emotivo. Ama il collezionismo. Riesce a stare immobile per ore Sembra freddo e distante
NON
SOPPORTA: Doversi mettere in mostra. Parlare in pubblico. La superficialità, la
disattenzione
INFANZIA: Hanno pensato di "non essere desiderati", sono vissuti
in ambienti ristretti
PENSA: "Cogito ergo sum": penso dunque esisto
CHIEDE: Come si fa? Come funziona?
IL PECCATO: L'avidità
LA TRAPPOLA:
L'avarizia
LA NAZIONE: L'Inghilterra
Ha spirito di gruppo È affidabile e fedele. È ligio alle regole. È tendenzialmente pessimista Non si fida degli altri. È timoroso e diffidente. È sospettoso.
Oppure: (Il tipo 'controfobico') È estremist, provocatorio, temerario, amante del rischio
NON SOPPORTA: Chi non si attiene alle leggi, alle regole Le devianze
INFANZIA:
Aveva genitori incontrollati, imprevedibili, violenti oppure sentimentalmente
freddi. Può essere stato punito spesso senza un motivo giusto.
PENSA: Non
posso fidarmi di nessuno, neanche di me stesso
Il PECCATO: La paura
LA TRAPPOLA: La codardia o la temerarietà
LA NAZIONE: La Germania e il Giappone
Emana gioia e ottimismo ama giocare e divertirsi. É un entusiasta. Vuole avere "più" di tutto non vuole crescere (Peter Pan). Spesso ha problemi di peso (odia le diete) Vive di eccessi.
INFANZIA: Molti sette hanno fatto esperienze traumatiche e dolorose nell'infanzia
che non vogliono ripetere
NON SOPPORTA: Il dolore e la sofferenza
PENSA:
Voglio essere felice, voglio godermi la vita il più possibile
CHIEDE: Sarò
abbastanza simpatico?
Il PECCATO: L'ingordigia, l'intemperanza
LA TRAPPOLA:
Idealismo, superficialità
LA NAZIONE: Il Brasile
Ha un forte senso della giustizia. È aggressivo, autoritario, dà ordini volentieri. Controlla tutto e tutti. Tende ad imporre il suo potere sugli altri È provocatorio, litigioso, rissoso Incute timore
NON
SOPPORTA: La debolezza, le ingiustizie, l'ipocrisia
INFANZIA: Ha subito soprusi
e ingiustizie (gli 8 spesso provengono da ghetti, o da famiglie molto abusanti
fisicamente).
PENSA: Devo essere 'cattivo' perché essere buoni significa
debolezza
IL PECCATO: La lussuria
LA TRAPPOLA: La vendetta e la ritorsione,
la punizione del "colpevole"
LA NAZIONE: la Spagna
È costruttore di pace. È calmo, dolce e piacevole. È semplice, è diplomatico. È sincero. È amorevole. È Influenzabile. Si lascia trasportare dalla corrente. Cerca sempre di evitare il conflitto.
NON SOPPORTA: Il conflitto, la lotta, l'aggressività
INFANZIA: Si è sentito
trascurato o "sommersi" in qualche modo. É stato ignorato oppure rifiutato quando
esprimeva un'opinione.
PENSA: Non valgo molto, è meglio andare d'accordo
con tutti, così non ho fastidi
CHIEDE: "Perché devo stare in piedi se posso
sedermi? Perché devo stare seduto se posso stare sdraiato? Perché voi siete così
frenetici?"
IL PECCATO L'accidia, la pigrizia
LA TRAPPOLA: La resa,
l'abbandono, la fuga
LA NAZIONE: il Messico
Perfezionista.Ha un amore esagerato per ordine e pulizia. E' corretto e sincero. Ha senso pratico. Autocontrollo, serietà, inflessibilità. Emette critiche pungenti e giudizi. A volte è pedante. E' pignolo.
NON
SOPPORTA: L'imperfezione, il disordine. La non puntualità, la spiritosaggine.
L'incorrettezza.
INFANZIA: Ha dovuto sempre "controllarsi" per essere approvato.
Ha avuto genitori critici ed esigenti
PENSA: "Come posso rendere tutto 'perfetto'?
CHIEDE: Ho ragione?
IL PECCATO: Ira
TRAPPOLA: Giudizio, critica,
ipersensibilità all'imperfezione.
LA NAZIONE: La Russia e la Svizzera
L'enneagramma ci aiuta a individuare le forze che dobbiamo coltivare e ci indica la direzione da seguire sviluppando le qualità positive del nostro tipo di personalità. In tal modo l'enneagramma è molto utile perché ci aiuta a comprendere i nostri punti di forza e le nostre debolezze; ci aiuta a sapere quale prezzo dovremo pagare a lungo termine se continuiamo a ingrandire il nostro "io" e a rifuggire la crescita e ci aiuta a sapere con certezza che vi è un modo "positivo" di vivere. Se vogliamo che il nostro cambiamento vada in direzione della crescita dobbiamo imparare a desiderare ciò che è veramente giusto per noi e avere il coraggio di ribellarci alle nostre paure.
1.
Chiedetevi ciò di cui gli altri hanno VERAMENTE bisogno e quindi aiutateli a perseguirlo.
(Non date solo ciò che pensate farà loro piacere, ma ciò che realmente necessitano).
2. Siate generosi senza preoccuparvi del contraccambio.
3. Cercate di
acquisire CONSAPEVOLEZZA dei vostri secondi fini: la vostra tendenza a controllare
gli altri, le vostre aggressioni, la vostra lingua tagliente…
4. Resistete
alla tentazione di attirare l'attenzione sulle vostre opere buone.
5. Non
cercate di guadagnare l'amore degli altri facendo regali o lodi immeritate. Aiutate
gli altri quando ve lo chiedono aiutandoli a cavarsela da soli.
6. Non cercate
sempre "nuovi" amici.
7. Quando fate qualcosa per gli altri fatelo "dietro
le quinte" senza che essi se ne accorgano.
8. Non siate possessivi con gli
amici, condivideteli con gli altri. C'è abbastanza amore per tutti.
9. Assicuratevi
che i motivi che vi spingono ad aiutare gli altri siano DISINTERESSATI. Non nascondetevi
dietro "buone intenzioni".
10. Amate gli altri DISINTERESSATAMENTE e per quello
che sono.
1.
Sviluppate la CARITÀ e la cooperazione nelle vostre relazioni. Non cercate di
sottomettere gi altri, di escluderli, di fare gli snob. Prendete in considerazione
i loro bisogni e i loro sentimenti.
2. Siate SINCERI! Siate onesti riguardo
alle vostre imprese, senza vantarvi o esagerare le cose. Non gonfiate la vostra
importanza. Siate AUTENTICI.
3. Siate degni di fiducia. Mantenete i segreti
e le confidenze e resistete al desiderio di usarli a vostro vantaggio. Non siate
"doppi" o falsi.
4. Sviluppate una COSCIENZA SOCIALE. Siate coscienti della
vostra tendenza a sentirvi in diritto di ottenere ciò che volete a spese altrui.
Non usate gli altri, non approfittate delle situazioni. Siate disponibili a dare
quanto ricevete e anche di più.
5. Non siate "camaleonti" (o "cloni") per
essere accettati. Siate voi stessi e sviluppate i vostri valori.
6. Sostenete
gli altri e incoraggiateli. Invece di cercare l'attenzione e l'ammirazione datela
voi agli altri quando la meritano. Apprezzate gli altri.
7. Utilizzate le
vostre grandi energie, il senso dell'umorismo, l'organizzazione, l'animazione,
il brio a beneficio dei gruppi a cui appartenete e dei singoli, assicurandovi
che anch'essi stiano sviluppando le loro migliori qualità.
8. Non esagerate
nel voler essere acclamati. 9. Limitate la vostra tendenza a voler competere.
10. Sviluppate le vostre potenzialità spirituali. Non distraetevi a confrontarvi
con chicchessia e non crucciatevi per il successo altrui. Se concentrate la vostra
attenzione e le vostre capacità nello svolgere un'opera meritoria (specialmente
a beneficio altrui) siete già sulla buona strada e i confronti diventano fuori
luogo. Date il meglio di voi e non preoccupatevi degli altri.
1.
Non prestate troppa attenzione ai vostri sentimenti.
2. Evitate di rimandare
le cose fino a quando non siate "dell'umore giusto". Impegnatevi in un'opera produttiva
e significativa che contribuisca al bene vostro e degli altri. Non state ad aspettare
"l'ispirazione". Mantenete il collegamento col mondo reale: lavorate!
3. L'autostima
e la fiducia in voi stessi si svilupperanno soltanto provando esperienze positive,
indipendentemente dal fatto che crediate di essere pronti o meno ad affrontarle.
Mettetevi in cammino verso il bene. Dedicatevi a qualcosa di incoraggiante e positivo
per voi (non aspettate di sentirvi "a posto"). Non rinviate! Iniziate dal poco,
ma iniziate!
4. Utilizzate una sana AUTODISCIPLINA e perseverate in essa:
dormite regolarmente quanto basta, lavorate regolarmente. Evitate di darvi ad
eccessi sessuali, alcool, sonno o fantasie.
5. Evitate di fantasticare troppo
(soprattutto se in pensieri negativi, di risentimento, o troppo romantici). Invece
di immaginare, VIVETE!
6. Parlate apertamente con qualcuno di cui vi fidate.
Potrete scoprire che non siete diversi ed estranei quanto sentite di essere. Entrate
in relazione con qualcuno per "trovare voi stessi".
7. Il servizio comunitario
vi renderà meno timidi e impacciati e vi farà sentire meglio. Scoprite quali sono
le cose buone in voi e lasciatevi coinvolgere praticamente.
8. Non lasciatevi
sopraffare dall'autocommiserazione o dalle lamentele verso i genitori, dai pensieri
della vostra infanzia infelice, dalle relazioni andate male o sul fatto che nessuno
vi capisce. Se vi sforzate di comunicare vi capiranno. Non minate continuamente
la vostra autostima.
9. Non fate di tutto una questione personale, non siate
permalosi o ipersensibili. Dopotutto un'osservazione critica non è tutta la verità
su di voi. Parlate in modo schietto e spontaneo e non permettete agli altri di
approfittare di voi.
10. Siete amici migliori per gli altri che non per voi
stessi. Siate AMICI DI VOI STESSI!. Concedetevi un'opportunità.
1.
Non ponete preconcetti alla realtà e osservatela. Analizzate meno e OSSERVATE
di più, anziché tenere la mente occupata in teorie fantastiche o speculazioni.
2. Sforzatevi di imparare a calmarvi, rilassarvi, distendervi: meditazione, jogging,
yoga, danza sono utili per voi.
3. Vi manca il senso della prospettiva, vedete
molte possibilità e non sapete scegliere né giudicare. Ascoltate qualcuno del
cui giudizio vi fidate, ne varrà la pena.
4. Non affrettate le conclusioni.
Non siate pregiudizialmente ancorati a precedenti idee, mantenete APERTA LA MENTE
e concedete un'altra opportunità alle persone.
5. Apritevi emozionalmente
agli amici, siate ACCESSIBILI, ciò vi giverà enormemente.
6. Cerate di essere
cooperativo e meno solitari. Educate le altre persone, per voi sarà istruttivo.
7. Non fate sentire gli altri a disagio, non dimenticate le convenzioni sociali
che aiutano gli altri a sentirsi a loro agio con voi.
8. Evitate di guardare
dall'alto in basso coloro che ritenete meno intelligenti di voi. Se anche fossero
meno intelligenti di voi non vuol dire che siano stupidi. Cercate di accettare
i limiti intellettuali altrui senza essere cinici e sdegnosi.
9. SE gli altri
cominciano ad evitarvi o reagiscono in modo antagonistico con voi considerate
la possibilità che sia partito da voi. Esaminatevi per vedere in che cosa avete
contribuito ad alimentare i vostri conflitti interpersonali.
10. Disponete
di un'enorme capacità di comprensione. Pensate ai modi in cui potete sviluppare
la COMPASSIONE per gli altri. Così emergeranno i vostri sentimenti più amabili
e smusserete le spigolosità. La diffidenza diminuirà e sarete più rilassati e
felici. Non usate solo la testa: usate di più il cuore, ciò vi renderà più completi.
1.
Ricordatevi che non c'è niente di straordinario nell'essere ansiosi, dato che
tutti lo sono. Imparate ad utilizzare la vostra ansia e a venire a patti con essa.
2. Cercate di non stare sulle difensive e di non essere irascibili. Non incolpate
gli altri per cose che voi stessi avete fatto o determinato. Resistete alla tendenza
di pensare negativo e di piagnucolare.
3. Imparate ad identificare ciò che
vi porta ad iperagire. Le cose non sono così nere come le dipingete e molte le
avete attirate voi col vostro atteggiamento.
4. Sforzatevi di fidarvi di più
ed entrate in intimità, correte il rischio di essere rifiutati, ne vale la pena.
Rivelate alle persone quali sono i vostri sentimenti nei loro riguardi.
5.
L'opinione che gli altri si sono fatti di voi è migliore di quanto non pensiate.
Siete voi ad avere paure ingiustificate.
6. Accettate le responsabilità con
più maturità. La gente rispetta chi si assume le responsabilità specialmente se
ha commesso un errore.
7. Non potrete mai sentirvi sicuri se non sarete SICURI
DI VOI STESSI. Dovrete concentrarvi sull'obiettivo di affermare voi stessi, sviluppando
un'autentica fiducia nelle vostre capacità. Sviluppate buone ragioni per aver
fiducia nelle vostre capacità.
8. Non adorate l'autorità e non nascondetevi
dietro l'atteggiamento di chi dice: "Stavo solo obbedendo agli ordini". Non ingraziatevi
coloro che comandano, se qualcuno cerca un gregario non offritevi voi.
9.
Non lanciate comunicazioni ambigue sui vostri atteggiamenti e desideri. Siate
leali con gli altri e dite ciò che vi passa per la mente. Evitate che vi prendano
per persone svenevoli, indecise, sempre sulle difensive.
10. Parlate francamente
con chi detiene l'autorità (capufficio o qualcuno di cui vi serva l'aiuto e la
benevolenza). Se parlate francamente però non diventate ostili e bellicosi. Cercate
di mantenere un equilibrio delle vostre emozioni.
1.
Non siate impulsivi. Osservate i vostri impulsi e non cedete ad essi. Esercitate
controllo su voi stessi così potrete concentrarvi su ciò che vi giova.
2.
Imparate ad ascoltare gli altri. Potrete apprendere cose nuove. Imparate ad apprezzare
il silenzio e la solitudine (non dovete sempre distrarvi o proteggervi dall'ansia)
con il continuo rumore di TV e stereo. Se imparate a confidare in voi stessi sarete
più felici anche se farete meno cose.
3. Non dovete avere tutto subito (vale
per cibo, alcool, o un cono gelato). Molte opportunità vi si ripresenteranno.
4. Preferite la QUALITÀ alla quantità, specialmente nelle vostre esperienze. Prestate
attenzione a quello che fate e assimilate le vostre esperienze.
5. Assicuratevi
che ciò che desiderate vi giovi veramente a lungo termine. "Badate a ciò che desiderate,
perché i vostri desideri potrebbero essere esauditi!"
6. La felicità sopravviene
dall'essersi dedicati a qualcosa a cui valeva la pena di impegnarsi. Quando le
priorità sono quelle giuste. Perciò non fate della felicità il vostro principale
obiettivo di vita perché ciò vi condurrà sul sentiero sbagliato, verso l'incontentabilità
e l'egocentrismo.
7. Non perdete il controllo di voi stessi, è facile che
ciò vi accada perché vi è naturale entusiasmarvi per ogni cosa. Avete paura di
subire privazioni, ma se non la superate, sarete inevitabilmente privati non solo
della felicità, ma di molte altre cose.
8. Sapete essere molto simpatici,
avete senso dell'umorismo, tuttavia STATE ATTENTI A CIÒ CHE DITE. Non siate sgarbati,
non dite di più per fare effetto o per suscitare una reazione negli altri. Potreste
offendere.
9. Trovate dei modo per DARE anziché solo avere. Considerate il
motto: "È meglio dare che ricevere". Il possesso materiale non potrà mai soddisfarvi
pienamente.
10. Ricordate di trovare il tempo per ESSERE GRATI dell'esistenza.
1.
Agite con RIGUARDO. Dimostrerete la vostra vera forza se eviterete di scagliarvi
contro gli altri. Il meglio di voi lo date quando aiutate qualcuno a superare
la sua crisi. Se siete MISERICORDIOSI ben pochi approfitteranno di voi e vi assicurerete
più lealtà e devozione.
2. Non siete gli unici ad essere al mondo. Gli altri
hanno i vostri stessi diritti e bisogni che non possono essere ignorati né violati.
Se li ignorate la gente non solo vi temerà (cosa che volete) ma perderà ogni rispetto
per voi e vi odierà.
3. Imparate a cedere, almeno ogni tanto. Il desiderio
di dominare sempre tutto e tutti è indice di un ego gonfiato: è un segnale di
pericolo che vi porterà gravi conflitti.
4. È tipico degli 8 contare solo
su di sé e non dipendere da nessuno, ma ironicamente essi dipendono da molte persone
(gli altri comunque devono eseguire i vostri ordini), se allontanate tutti alla
fine vi troverete solo con gente servile e infida. Sia nel mondo degli affari
sia nella vita familiare, la vostra autosufficienza è in gran parte illusione.
5. Non sopravvalutate il denaro come fonte di potere. Coloro che si sentono attratti
da voi per il vostro denaro non vi amano per voi stessi e voi non li amate né
rispettate.
6. Imparate a dedicarvi ad uno scopo più alto del vostro interesse
personale. Dare il vostro amore alla famiglia e riceverne in cambio è uno scopo
alto. Ma se tutto si riduce al vostro interesse personale non vi elevate spiritualmente.
7. Se Dio esiste, vi è qualcun altro al quale dovete sottomettervi e questo per
voi è inaccettabile. Se non credete in Dio, ciò si fonda su autentiche convinzioni
intellettuali o non volete rinunciare al vostro io e alle cose che vi piacciono?
Molto può dipendere dalla vostra risposta a questa domanda.
8. Se siete stati
spietati o causa di dolore o di offesa per gli altri, se avete usato persone per
il vostro piacere o profitto, cambiate la vostra vita finché siete in tempo. Una
vita così porta ad una morte solitaria.
9. Una delle vostre potenzialità è
quella di creare opportunità per gli altri. Se create la vostra forza per dare
speranza e prosperità verrete ricordati come benefattori e rispettati. Quindi,
se siete in una posizione di potere siate MAGNANIMI. Se andrete incontro ai bisogni
degli altri, gli altri verranno incontro ai vostri.
10. Pensate al male che
potete provocare agli altri e anche al bene che potete fare. Per che cosa volete
essere ricordati?
1.
Dovreste esaminare la vostra tendenza ad andare d'accordo con tutti facendo quello
che vogliono loro pur di mantenere la pace. Avrete così relazioni soddisfacenti?
Non potete amare annullandovi. Dovete essere indipendenti per esserci quando gli
altri hanno bisogno di voi
2. Siate attivi! Datevi da fare. Non sognate ad
occhi aperti. Siate partecipi del mondo che vi circonda. Rispondete di più mentalmente
e emozionalmente.
3. Siate consapevoli di avere anche impulsi aggressivi,
ansie ed altri sentimenti che dovete affrontare.
4. Esaminate le vostre relazioni
e cercate di vedere come avete contribuito a creare i problemi. Sacrificate per
un momento la vostra pace mentale per ottenere relazioni autentiche.
5. Esercitatevi
ad essere CONSAPEVOLI del vostro corpo e delle vostre emozioni. Praticate esercizio
regolare, questa è una forma di AUTODISCIPLINA. Cercate di acquisire concentrazione.
6. Non reprimete i vostri sentimenti o somatizzerete con inspiegabili mal di testa,
dolori alla schiena, nausea, attacchi di panico (paura di uscire in luoghi pubblici).
Cercate aiuto se insorgono questi problemi.
7. Non usate tranquillanti (se
non in casi di crisi profonda), vi impediscono la consapevolezza. Affrontare la
crisi vi porterà maggiore autostima e farà capire agli altri che siete forti e
che possono contare su di voi.
8. Accettate la vita e vivetela per non giungere
alla fine della vita e sentire di "non aver mai vissuto". Siate consapevoli della
grandezza della vita e sentitevi VIVI.
9. Confidate le vostre ansie al coniuge,
ai vostri amici. Abbiate fiducia ed esprimetevi. Questa è una base per vivere
sereni.
10. Gli altri si sentono calmi, accettati e al sicuro con voi, ma
vi ameranno ancora di più se sentiranno che li capite e che siete attenti ai loro
bisogni. Ascoltate gli altri attentamente e imparate a conoscerli per quello che
sono.
1.
Imparate a RILASSARVI. Concedetevi tempo per voi stessi, senza pensare che siete
voi a dover fare tutto e che se non fate qualcosa sarà il caos. La salvezza del
mondo non dipende solo da voi.
2. Siete dei buoni insegnanti e avete molto
da insegnare, ma non vi aspettate che gli altri cambino immediatamente. Ciò che
per voi è ovvio può non esserlo per gli altri. Se non cambiano subito non vuol
dire che non potranno cambiare dopo. Le vostre parole e il vostro esempio possono
fare molto.
3. Non fate prediche. Voi stessi non siete esenti da difetti,
smettetela di esaminare gli altri e riconoscete i vostri difetti.
4. Entrate
in contatto con i vostri sentimenti e con i vostri impulsi inconsci. Potrebbe
esservi utile tenere un diario o iniziare terapie e lavori di gruppo, sia per
sviluppare le vostre emozioni, sia per vedere che gli altri non vi condannano
se avete bisogni e limiti umani.
5. Il vostro punto debole è l'IRA che nasce
dal sentirvi più virtuosi degli altri. Vi arrabbiate facilmente per quello che
vi sembra il perverso rifiuto degli altri di fare la "cosa giusta" come voi la
definite. Guardatevi dall'assumere il ruolo di GIUDICE e censore, tenendo sermoni
e moraleggiando. La vostra collera potrebbe portarvi l'ulcera o l'ipertensione.
6. Imparate ad accettare che gli altri siano quello che sono e che decidano per
conto loro. Non dite sempre agli altri quello che è "giusto" che facciano. Sappiate
discernere saggiamente quando dire e come dire, in base a cosa l'altro può accettare.
7. Ascoltate gli altri: anch'essi hanno spesso ragione. Ascoltando imparerete
di più e diverrete migliori insegnanti.
8. Smettetela di fare i perfezionisti:
non c'è un modo preciso per lavare i piatti, per stirare una camicia o per fare
altre cose. Evitate di essere pignoli.
9. Non siate ossessivi nei vostri pensieri
e forzati nelle vostre azioni. Non abbiate un "eccessivo" amore per l'ordine (spesso
ciò dimostra la paura di perdere il controllo in qualche campo della vita) cercate
di capire cosa vi turba e non sprecate le vostre energie in piccoli fastidi.
10. Non avete bisogno di essere perfetti per essere buoni. Siate UMANI, non perfetti
e inumani.
Richard
Rohr - Andreas Ebert - Scoprire l'enneagramma - San Paolo
Richard D. Riso
- Conoscersi con l'enneagramma - Piemme
Richard Riso - Le 9 personalità
- Armenia
Claudio Naranjo - Carattere e nevrosi . L'enneagramma dei tipi psicologici
- Astrolabio
Helen Palmer - L'enneagramma - La geometria dell'anima che vi
rivela il vostro carattere - Astrolabio
Renee Baron - Elizabeth Wagele - L'enneagramma
facile facile. Alla scoperta dei nove tipi di personalità - San Paolo
Peter Hannan - I nove volti di Dio, un viaggio di fede attraverso l'enneagramma
- San Paolo
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