|
Uniti per crescere insieme | ||||||
Tipi di Angeli |
Angelo
mio protettore,
dammi la forza di realizzare
i propositi di crescita
interiore,
di collaborazione e di servizio.
La mia volontà è pura,
potenziala con la tua forza.
Aiutami nelle cose quotidiane,
in quelle
materiali e spirituali.
Sviluppa in me le tue doti,
che io veda i miei
difetti
e che possieda compassione e pazienza.
Guida i miei pensieri,
i desideri, le azioni
verso ciò che è più giusto per la mia crescita spirituale
e dammi la capacità di accettare ciò che non riesco a comprendere.
Gli angeli e le altre religioni
Tipi di Angeli
Angeli e Maestri
L'aiuto angelico
Gli Angeli guaritori
Angeli e vita quotidiana
Bibliografia
D: Anche il Corano ha i suoi Angeli?
R.:
Sì, con scopi molti simili ai nostri. Il loro Jibril, portatore di messaggi, è
l'equivalente del nostro Gabriele l'annunciatore, uguale anche nella radice fonetica.
D: La tradizione musulmana parla di Angeli?
R:
I testi islamici ammettono l'esistenza di creature non propriamente Angeli, ma
geni molto potenti: 'I sette Spiriti', essi sono: Ruquiail, Djebrail, Semsemail,
Cerfiail, Aniail, Kesfiail.
D: Le religioni indo-iraniche hanno i loro Angeli?
R:
Nello Zend Avesta si trovano personaggi un po' misterosi che affiancano Ahura
Mazda, il Dio Supremo: Sono sei divinità che sono costantemente al suo fianco,
denominate Amesha Spenta, cioè 'Gli Immortali Benefici'. E poi ci sono gli Yazata,
cioè i 'Venerabili', i quali stanno agli Amesha Spenta, più o meno come i nostri
Angeli rispetto agli Arcangeli. Si inseriscono poi altre creature celesti, le
Favashi, che assumono un ruolo simile a quello dei nostri Angeli Custodi. Dalla
sintesi degli elementi assiro babilonesi e persiani deriva forse la vastissima
angeologia ebraica. Il Talmud afferma: 'I nomi degli angeli vennero ad Israele
da coloro che tornarono dalla cattività di Babilonia'.
D: Chi fu a suddividere gli Angeli in nove gerarchie?
R: Fu
Dionigi l'Aeropagita, (Dionigi Aeropagita, 'Gerarchie Celesti', ed. Tilopa, Roma,
1981) la sua classificazione in nove Ordini, a sua volta suddivisi in tre triadi,
fu accettata dal cristianesimo.
D:
Quanti 'tipi' di Angeli ci sono?
R.: Ciascun essere
vivente è affidato alle cure di un Angelo suo proprio, l'Angelo Custode. Un nucleo
familiare, ha a sua volta un Angelo. Anche una casa ne possiede uno, un quartiere,
una borgata, una città. Anche una regione, una Nazione, un popolo, hanno un loro
proprio Angelo tutelare. Ogni luogo fisico, geografico, ha una sua controparte
sul piano eterico, invisibile, custodita da un Angelo piccolo o grande che sia.
Questo vale per ogni cosa, per ogni singolo atomo di materia. Dove c'è una casa,
ci sono molte persone e accanto agli abitanti fisici, ce ne sono altri altrettanto
reali, invisibili. Ci saranno gli Angeli custodi dei singoli individui, i custodi
di ogni nucleo familiare, l'Angelo Tutelare dell'intero edificio e così via.
D: Quanti sono gli Angeli?
R: Le
legioni angeliche sono composte da un numero sterminato di elementi. All'interno
di ciascuna categoria angelica vi sono decine di altri sottogruppi, popolati a
loro volta da milioni di esseri.
D.: Chi sono i 'Deva'?
R: Il termine 'Deva' è un termine
orientale con cui vengono definite le creature angeliche. 'Deva' deriva dal sanscrito
'risplendente', o più precisamente 'Esseri di luce'. La sua radice etimologica
è 'dyaus' che si può tradurre con 'piccola divinità'. Nella concezione orientale,
infatti, il Deva è una sorta di divinità minore, legata molto spesso alle forze
della natura. Viene usato spesso per designare i custodi di luoghi, di alberi,
di montagne, di isole, mentre si usa il termine 'Angelo' per designare i custodi
di esseri umani. Ogni più piccola particella di materia ha il suo Deva, o intelligenza
divina che ne condivide il destino. In questa categoria rientrano: gli gnomi,
silfi, ondine, fate, elfi, driadi, folletti, trolls. Sono anch'essi creature angeliche
degli ordini inferiori, legate alla natura ed ai suoi elementi: terra, fuoco,
aria, acqua. Controllano l'evoluzione dei regni minerali, vegetali ed animali,
e anche gli oceani, le nubi e i venti. Angeli e continenti, nazioni, città, popoli
D: L'Angelo della città o della Nazione è influenzato dall'aura degli individui
che vi abitano?
R: Sì, l'Angelo, è influenzato
dall'aura dell'ambiente, ma la influenza a sua volta, c'è un interscambio. Noi
tutti rafforziamo con la nostra aura l'Entità Angelica della città o della nazione,
però a sua volta l'Entità modifica il nostro modo di pensare, e si crea così lo
Spirito di Gruppo. Si crea l'"italianità", che è molto diversa dalla "francesità"
o dalla "inglesità". Oppure si crea la "romanità", la "torinesità", la "palermitanità",
ecc. Il nostro modo di pensare, di vedere, di reagire agli stimoli ed alle provocazioni,
di inventare, di creare, di soffrire, di essere allegri o così via, dipende proprio
da questo essere che determina la "italianità".
Provate ad andare nel punto più alto della vostra città, da cui potete averne una visione d'insieme. Osservate il panorama e 'sentite' la vostra città, respirate la sua aria, cercate di avvertire l'aura di ogni persona che vi abita, sentite le gioie, i dolori, le paure, le preoccupazioni, la felicità e l'amore di ognuno. Sentite le vibrazioni che vi giungono: l'aura di ogni persona diventa l'aura della città, penetrate nello 'spirito di popolo' della vostra città. Ora osservate la città in una visione d'insieme e vedrete come una sottile nebbiolina, quella è l'aura della città. Se riuscirete ad "entrare dentro" questa città con il vostro cuore privo di critica, di biasimo e di giudizio, percepirete la presenza dell'Angelo della vostra città.
D: C'è un Angelo diverso per ogni regione, nazione, continente?
R:
Certo, c'è un Angelo del Piemonte, un Angelo dell'Italia, un grande Angelo dell'Europa
e così via. Ciascun Angelo influenza, ed è influenzato dal popolo che ha in custodia.
Determina quello che viene definito lo "Spirito di Popolo". Ad esempio, lo spirito
di Popolo italiano, è molto diverso dallo Spirito di Popolo francese, svizzero,
americano, finlandese, tedesco; sono modi diversi di essere, temperamenti diversi.
D: Anche le razze hanno un Angelo?
R. Sì, le cinque grandi
razze della Terra sono ciascuna dominata da una Angelicità.
D: Gli Angeli hanno anch'essi un'evoluzione?
R: Sì, attraverso
l'uomo realizzano una loro evoluzione, e un compito da svolgere.
D: Gli Angeli e i Maestri sono la stessa cosa?
R: ll
Maestro, pur provenendo dallo stesso livello di evoluzione di angeli ed arcangeli,
può incarnarsi, adattarsi ad un abito fisico ed intervenire direttamente sugli
eventi degli uomini e del pianeta. L'energia angelica è più eterea, ma sono solo
due modi diversi con cui la medesima energia viene definita. In India la figura
dell'Angelo piumato sarebbe incomprensibile, mentre l'immagine del grande Maestro
in isolamento sulle vette dell'Himalaya è totalmente accettata.
D: Come s'inseriscono gli Angeli nel quotidiano?
R:
Sono strettamente collegati ad ogni nostra azione. Si può dire che c'è un Angelo
dietro ad ogni gesto, nel bene e nel male. L'uomo non è mai solo a lottare, in
nessuna occasione della sua vita è abbandonato a sé stesso. Ci sono Entità di
luce amorevoli che, percepite o no, lo guidano nel suo cammino.
D: Gli Angeli custodi sono quelli più vicini a noi o ce ne
sono altri?
R: La tradizione ci parla di sette ordini
angelici vicinissimi alla nostra dimensione:
- Gli "Angeli del focolare" corrispondenti
ai "lari" degli antichi Romani.
- Gli "Angeli della potenza" depositari dell'energia
che carica la ritualità e le preghiere.
- Gli "Angeli della forma" che custodiscono
gli archetipi, la gestazione e la nascita.
- Gli "Angeli guaritori" depositari
della facoltà di aiutare i malati.
- Gli "Angeli della natura" preziosi alleati
di ricercatori e scienziati.
- Gli "Angeli della bellezza, dell'arte e della
musica" ispiratori degli artisti.
D: Gli Angeli ci aiutano anche se noi non li vediamo?
R: Per tutti gli Angeli vige una legge inderogabile, la stessa
che Gesù ci ha proposto nel Vangelo: "Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà
aperto". Se stiamo male e abbiamo bisogno di un medico non ci aspettiamo che questi
bussi alla nostra porta per chiederci se abbiamo bisogno di lui, ma lo chiamiamo
noi perché venga a curarci. Sta dunque a noi fare il primo passo verso
gli Angeli, chiedere il loro aiuto e la loro azione perché intervengano.
D.: Un ateo, o chi non crede all'esistenza degli Angeli, viene abbandonato a se
stesso?
R.: No, nessuno è lasciato solo. L'aiuto gli
giungerà attraverso i canali che lui è abituato a percepire. Sarà il pensiero
razionale, sarà la matematica, la scienza. Attraverso questa, in ogni caso, filtreranno
fino a lui intuizioni e consigli che crederà nati dalla sua stessa mente.
D: Cosa avviene se 'chiamiamo' il nostro Angelo?
R:
Quando apri la porta del tuo cuore, del tuo pensiero all'Angelo, e fai giungere
al tuo compagno invisibile il tuo affetto, la tua fiducia, quando sei consapevole
della sua vicinanza, allora egli saprà riversare nella tua vita tutti quei doni
spirituali ed anche materiali di cui è magnanimo. Perché l'Angelo ha possibilità
d'intervento in tutti i settori. Sono proprio le barriere che noi erigiamo con
la nostra incredulità a privarci del suo aiuto.
D: Ma anche se non lo chiamiamo l'Angelo ci è comunque vicino?
R.:
Certo, noi siamo il suo compito, siamo stati affidati a lui. Nella preghiera cristiana
viene detto "… governa me che ti fui affidato dalla Pietà Celeste", ed è vero.
Accanto ad un essere difficile, imperfetto, ribelle, capace di ogni sorta di malvagità,
è stata affiancata una Creatura di Luce che non lo abbandona mai, che tenta di
risvegliare in lui la natura divina comune ad entrambi. L'intervento Angelico
D: Come interviene l'Angelo sul piano fisico umano?
R:
L'Angelo del focolare, si prende cura dell'intero nucleo familiare, segue lo svolgersi
della vita all'interno delle mura domestiche, che diventano la sua casa. Sorveglia
i giochi dei bambini, il sonno ed il risveglio di tutti. Ha cura particolare degli
anziani. Esso non abbandona mai la casa, qualunque sia l'atteggiamento mentale
o spirituale dei suoi abitanti.
D: In che modo l'Angelo Custode ci protegge?
R. La sua
presenza aiuta a scongiurare i tanti pericoli a cui siamo esposti. Ogni volta
che ci viene da dire: "Qualcosa mi ha protetto" abbiamo avuto un aiuto angelico.
Gli Angeli più vicini a noi non ci abbandonano mai. E anche quando spegniamo le
luci e ci addormentiamo, tengono lontane entità che potrebbero impedirci sonni
tranquilli.
D: Oltre che proteggerci cosa può fare l'Angelo per noi?
R: Se decidessimo di abbattere la barriera di scetticismo,
di dubbio e d'indifferenza che ci allontana da lui, allora la nostra vita diventerebbe
più facile, più serena, più allegra. Potremmo avere aiuto e collaborazione nelle
piccole cose d'ogni giorno. Allora ci accorgeremmo che i problemi trovano soluzioni
impensate, che anche il nostro lavoro viene facilitato da un aiuto gentile e discreto,
ci arriverebbe serenità e sicurezza nelle piccole come nelle grandi cose.
D: Chiamando l'Angelo per i nostri problemi quotidiani non
rischiamo di diventare egoisti? Siamo sicuri che questi Angeli siano poi così
disponibili ad accorrere?
R: Fra noi e loro avviene un
interscambio molto importante. Il nostro pensiero affettuoso, potenzia se così
si può dire, il loro essere. Più li pensiamo, più diventano attivi. Nello stesso
tempo la nostra forma-pensiero fa sì che ci giungano i 'suggerimenti' giusti per
agire. Noi non dobbiamo stare semplicemente in attesa di un aiuto dall'alto, il
nostro compito è quello di 'agire', tuttavia è meglio agire ben inspirati che
agire d'impulso, insomma: 'aiutati che Dio ti aiuta'.
D: L'Angelo è nostro 'servitore'?
R:
Il più "piccolo" della più bassa legione di Angeli, è infinitamente più potente
sul piano spirituale e materiale di un qualsiasi umano! L'Angelo è Energia divina
non incatenata, non limitata dal corpo fisico. Non c'è limite alle sue possibilità.
L'Angelo può aiutarci nell'intuizione, nella creatività, nel talento, nelle capacità
di apprendimento e d'insegnamento, della guarigione. Ma l'Angelo non è al servizio
dell'uomo, bensì di Dio.
D: Chi sono gli Angeli-guaritori e come agiscono?
R:
Sono gli Angeli guidati dall'Arcangelo Raffaele ("Il medico di Dio"), che hanno
come compito la cura dalle infermità. Dato che la Legge di Dio è armonia, giustizia
e misericordia infinita, accanto alle creature sofferenti ne sono state poste
altre con il compito di alleviare il loro dolore. Gli Angeli intervengono già
spontaneamente per sostenere e consolare ma se ne richiediamo l'intervento possono
fare molto di più. Se apriamo il nostro cuore all'Angelo, richiedendone l'intervento
in un luogo di sofferenza o per un malato in particolare, l'Angelo agisce attraverso
di noi in perfetta sintonia. Se il nostro pensiero corresse alle Entità di luce,
chiedendone amorevolmente, con serenità e fiducia l'intervento per i nostri ammalati,
quanto dolore sarebbe alleviato! O forse, sopportato meglio, con meno disperazione
o ribellione.
D: Se la malattia ha un significato karmico, l'Angelo interviene
ugualmente?
R: Non sempre il karma di un individuo ne
permette la guarigione, e spesso il dolore, la sofferenza, sono lo strumento con
cui il karma è all'opera per farci crescere e imparare. Se la malattia è karmica,
non c'è Angelo o Deva che possa porvi rimedio, però l'Angelo può aiutare l'ammalato
ad accettare serenamente il suo calvario, a non ribellarsi, a non maledire la
malattia. La ribellione, produce danni eterici ben superiori di quelli fisici.
Tratto dal libro di Giuditta Dembech, "Quinta dimensione":
Riporto un brano tratto dal testo "La Fratellanza degli uomini e degli Angeli". È un piccolo volume in cui ci sono vere e proprie "istruzioni per l'uso". È scritto da Hodson, lo stesso autore de "Il regno degli Dei":
" Gli Angeli guaritori, sotto il loro grande Arcangelo Raffaele, sono pieni d'amore verso i loro fratelli umani. Sono continuamente all'opera. La loro presenza al letto degli infermi è una realtà, benché la mente ed il cuore della maggior parte di coloro che hanno il compito di curare le infermità, siano chiusi verso di essi. Molti tra coloro che soffrono o hanno sofferto li conoscono bene. Stanno a migliaia sulla soglia spirituale e mentale di ogni stanza d'infermo, dinanzi agli ospedali, dinanzi alle case in cui si soffre, ansiosi d'entrarvi, ma finora pochi hanno potuto farlo. Le barriere erette dalla mente umana sono spesso insormontabili, l'uomo oppone suo malgrado, una strenua resistenza. Nel tentativo di superarla, l'Angelo dissolve il prezioso potere guaritore che tiene nelle mani protese."
D: Come si 'invocano' gli Angeli guaritori affinché aiutino
un ammalato?
R: Basta un semplice pensiero, una richiesta d'aiuto
e già il soccorso alato interviene. Entità amorevoli, le più vicine, raccolgono
l'invocazione e la dirigono verso chi è in grado di operare. Non sono necessari
rituali complessi, formule difficili da ricordare. Usiamo Le nostre parole, le
più semplici che riusciamo a ripetere nel silenzio del nostro cuore, raggiungono
infallibilmente lo scopo. Nessun grido di dolore attraversa inascoltato il cielo!
Potete invocare il loro intervento ogni volta che passate accanto ad un ospedale,
o che sentite la sirena di un'ambulanza.
Con consapevolezza ed amore, dovrebbe sorgere in ciascuno di noi il richiamo all'amico Angelo; richiamo dettato da compassione e fraterna solidarietà. Noi stessi possiamo e abbiamo il dovere di cominciare ad abbattere le barriere che ci separano dai nostri 'amici invisibili' e isolano il loro 'mondo di luce' dal nostro 'mondo di nebbie'. Se apriamo la porta all'Angelo lui entra ed esce dalla nostra quotidianità come noi entriamo e usciamo dalla nostra abitazione
Giuditta
Dembech - Gli Angeli tra noi - ed. L'Ariete
Giuditta Dembech - Gli Angeli
nel nostro futuro - ed. L'Ariete
Paola Giovetti - Angeli - ed. Mediterranee
Massimo Cacciari - L'Angelo necessario - ed. Adelphi
Daniel,Wyllie,Ramer -
Chiedi al tuo Angelo - ed. Armenia
Diana Cooper - Un Angelo con me - ed. Armenia
C.W. Leadbeater - Gli aiutatori invisibili - ed. L'Età dell'Acquario
G. Hodson - Fratellanza di Angeli e uomini - ed. L'Età dell'Acquario
C. Raphael Payeur - Angeli guide di luce - ed. L'Età dell'Acquario
Dionigi Aeropagita - Gerarchie Celesti, ed. Tilopa